"Ho sbagliato, chiedo scusa a GIORDANO e alla squadra del LAMMARI"
ANDREA CIPOLLI ammette di aver detto la frase infelice "ma da qua a dire che non dovrei stare nel calcio ce ne corre"
ANDREA CIPOLLI chiede la parola. Ha letto le dichiarazioni di VITTORIO ANDREONI (CLICCA QUA PER LEGGERE) e chiede il diritto di replica, non accampando però alcuna scusa. "L'episodio c'è stato e mi sembra onesto doverlo ammettere. Sicuramente sono stato preso in un momento di poca lucidità e ho detto quelle parole nei confronti di Giordano: mi scuso con il giocatore, con l'allenatore Fracassi e con l'intera società del Lammari."
Ma cosa è successo? Perchè arrivare a dire una frase del genere? "E' stato un eccesso. Giordano è un davvero un bravo giocatore che ci stava mettendo in difficoltà, io volevo cercare di far capire ai miei giocatori che dovevano essere più presenti a livello agonistico con lui. E' chiaro che ho estremizzato il concetto, figuriamoci se volevo che qualcuno poi effettivamente gli facesse male. Quindi rinnovo le mie scuse perchè è stata una frase infelice. Spero vivamente che la cosa finisca qua e che non ci siano strascichi di alcun tipo."
Cipolli poi fa una riflessione su quanto detto da Andreoni. "Mi riferisco al fatto che dice che non dovrei più stare nel calcio. Sono più di 25 anni che sono in questo mondo, da giocatore e da allenatore, e ho assistito a tante cose ben più gravi di quanto accaduto ieri a Cenaia, tipo minacce, offese, sputi, un po' da tutte le componenti. Se tutti questi non dovessero più far parte del mondo del calcio, i tesserati diventerebbero meno della metà. Mi meraviglio dunque che uno come Andreoni che è una vita che è nel calcio sia rimasto così sorpreso da questo episodio."
Si diceva che c'era qualcosa di vecchio tra Cipolli è il Lammari. "Ad Andreoni vorrei ricordare che nella passata stagione quando andammo a giocare da loro ed io ero l'allenatore della Cuoiopelli, diversi miei giocatori furono minacciati dalla gente di Lammari, con frasi tipo "vi si stacca al testa dal collo". Diamo così il giusto peso a tutto che succede in un campo da calcio. io ho sbagliato, non vi è alcun dubbio, ma da lì a dire che certe persone non devono allenare, penso che si debba stare attenti. Chi è senza peccato scagli la prima pietra..."