"I tempi CAMBIANO, ma vogliamo RIPORTARE il MARGINE COPERTA al TOP"
Il Direttore Sportivo dell’Area Tecnica Ezio Ferraro racconta tutte le novità del glorioso club della Valdinievole
È il filo conduttore tra il “vecchio” Margine Coperta e quello nuovo, l’unico personaggio rimasto della passata gestione. Ezio Ferraro, attuale Direttore Sportivo dell’Area Tecnica, ha vissuto parte degli anni d’oro del club della Val di Nievole ed è motivatissimo nel tentare di riportarlo dove gli compete.
Tantissimi titoli provinciali e regionali oltre ad uno Scudetto Dilettanti Giovanissimi, molti giocatori divenuti professionisti passati dal “Renzo Brizzi” (Giacomo Bonaventura e Giampaolo Pazzini, solo per citarne due), le partnership con Atalanta e Juventus, poi l’addio dell’deus ex machina Antonio Bongiorni ed altre problematiche, ma Ezio Ferraro è l’unico rimasto nel “suo” Margine Coperta.
Come è strutturato il club oggi? “Con Marco Ferro, che è la mente della società, più altri collaboratori svolgiamo un lavoro condiviso. Abbiamo le stesse visioni, gli stessi programmi, condividiamo ogni cosa. Non c’è una persona che fa tutto, parliamo, discutiamo e decidiamo tutto tutti insieme. Con i tempi che cambiano velocemente bisogna stare in linea con questo, il calcio deve essere condivisione a trecentosessanta gradi, dove il ragazzo deve necessariamente essere messo al primo posto. È questo l’obiettivo che ci siamo posti, i risultati vanno lasciati da parte per il momento, anche se ovviamente cerchiamo di allestire squadre competitive”.
Ferraro insiste particolarmente su questo punto. “Il nostro progetto è di mettere il ragazzo al centro di tutto. Noi non puntiamo esclusivamente alla vittoria domenicale e vorremmo che i genitori portassero i ragazzi da noi perché cerchiamo di insegnare calcio con le nostre metodologie e di creare un ambiente ideale per l’apprendimento. A tal proposito abbiamo coinvolto una figura nuova e di spessore come Elio D’Innocenti, ex responsabile del Centro Tecnico Federale di San Giuliano Terme. Il suo arrivo in estate la sento come una vittoria personale, lui segue a trecentosessanta gradi l’insegnamento e la didattica della metodologia che utilizziamo durante le sedute settimanali, dai Piccoli Amici fino agli Allievi. Un'altra novità importante è rappresentata dall'arrivo di Patrizio Vannucchi, personaggio molto conosciuto, che oltre al ruolo di direttore generale, segue la parte relativa agli accordi con gli sponsors e collabora direttamente con me nell'area sportivo. Speriamo di avere aperto una strada, riteniamo importante questa figura perché ci consente di progredire con il nostro ideale di apprendimento”.
Il Margine Coperta è stata per decenni una delle punte di diamante del calcio giovanile toscano e l’eredità è sicuramente pesante. “Cercheremo nel nostro piccolo di fare qualcosa di importante, ma oggi non è più quel periodo lì, soprattutto perché la concorrenza è più agguerrita, competitiva ed organizzata. Ci sono tante società che lavorano bene, e scovare ragazzi e poi andarli a prendere diventa sempre più difficile”.
Trai i motivi che possono invogliare un ragazzo a scegliere Margine Coperta ci sono sicuramente le strutture. “Tanti ragazzi arrivati quest’anno ne sono rimasti impressionati, e per questo non possiamo che ringraziare il comune che ci permette di avere un centro sportivo bello e all’avanguardia. Abbiamo da poco inaugurato il nuovo manto in erba naturale e la prossima estate verrà rifatto anche quello in erba sintetica, entrambi ad undici, più abbiamo un campo a cinque, uno spazio per allenarci ed una gabbia. È un impianto completo e che di certo non è facile trovare in giro”.
Quali sono i programmi della società? “Considerando quello da cui tutte le società stanno venendo, ovvero un anno e mezzo di attività dovuta alla pandemia, il nostro obiettivo di quest’anno è quello di mantenere le categorie che abbiamo per poi migliorarci nei prossimi anni. Già quest’anno abbiamo avuto un incremento di ragazzi iscritti e per questo voglio ringraziare il nostro staff tecnico, assolutamente di prim’ordine, che lavora di squadra e dove ognuno può esprimere le proprie idee senza preclusioni”.
Dopo oltre trent’anni nell’estate 2020 c’è stato l’addio del Direttore Generale Bongiorni, che se ne è andato non senza polemiche. “Quello che Antonio ha fatto per il Margine Coperta è storia. Arriva però un periodo in cui le visioni diventato diverse e ci si separa, succede tutti gli anni in qualche società, ma è la normalità” – chiosa e conclude Ferraro.