"La COLPA è di NOI ALLENATORI che non AIUTIAMO a CRESCERE il SINGOLO"
L'accusa di Cristiano Ciardelli alla sua categoria: "Se i bambini non sanno dribblare e giocare con entrambi i piedi dipende da noi"
Dal 2016 lavora per l'UEFA e per la FIFA come "match analyst" per gli arbitri. In pratica "studia" le varie nazionali o squadre europee ed è di "supporto" agli arbitri che devono poi dirigere le loro partite. Cristiano Ciardelli, versiliese, avvocato, definisce così il suo attuale ruolo. "E’ un attivita di collaborazione con gli arbitri per la preparazione tattica delle partite in cui sono nominati".
Prima però una carriera da tecnico a ottimi livelli, impreziosita anche da una stagione nel settore giovanile della Juventus. "Ho guidato gli Allievi nella stagione 2009-2010". Poi Promozione in serie D con il Forte dei Marmi nel 2007, "secondo" in serie C a Carpi, Ponsacco, match analyst Sampdoria Prima squadra con Ferrara allenatore, match analyst nazionale Russia mondiali Brasile 2014 con Capello allenatore. Da non dimenticare anche la guida di squadre come Pietrasanta e Camaiore.
Ciardelli interviene su TOSCANAGOL per portare il suo contributo alla CRISI del CALCIO ITALIANO e su come uscirne fuori. Il suo "atto di accusa" è diretto verso la sua categoria: quella degli allenatori.
"Mi ero ripromesso di non scrivere niente sulla mancata qualificazione ai Mondiali. Poi ieri ho scambiato dei messaggi con un saggio del calcio e si botto mi è venuto: è colpa di tutti ma la prima e’ la nostra!
Si, la prima colpa è nostra. Di noi allenatori che non alleniamo per il gioco e la crescita del singolo e della squadra, che alleniamo solo per il risultato adducendo come scusa che altrimenti ci mandano via.
Possiamo ripartire dalla base.
In alto prenderanno le loro decisioni, cambieranno le poltrone, ci saranno mille decisioni giuste o sbagliate che saranno per noi cambierà poco se andremo al campo pensando coi ragazzini a preparare la tattica per la partita di domenica, oppure rinunciando al gioco in nome del risultato. Siamo i primi responsabili di questo fallimento, perchè noi andiamo sul campo, perche noi facciamo smettere tanti ragazzi di giocare a calcio, anzi di giocare a pallone!
Se ci deve essere cambiamento questo deve partire da noi, dalla base. Rimbocchiamoci le maniche per primi perche al campo andiamo noi, perche se i bambini non sanno dribblare, giocare con entrambi i piedi, quello dipende da noi! E’ il gioco che comanda per noi.
Abbiamo passato degli anni a giocare in piazza sulla spiaggia in pineta, ore ore ore. Ed eravamo preparati tecnicamente fisicamente nell accettare le scelte (del capitano del giorno). Ritorniamo a far giocare i ragazzi per ore ore ore.
Più allenamenti
Più gioco
Più ore
Smettiamola con la cazzate
Con la tattica
Facile muovere i bambini come pedine eh?
Siamo ridicoli.
E ora lo siamo agli occhi del mondo
E’ ora di ripartire
Ma con serietà
I primi responsabili siamo noi allenatori"