VIDEO: "Nel calcio GIOVANILE spesso ci sono TECNICI non all'ALTEZZA"
Giacomo Chini esamina i problemi del nostro movimento: "Le risorse andrebbero investite sulla Scuola Calcio per formare nuovi talenti"
Buon compleanno a Giacomo Chini che mercoledì 22 Novembre festeggia i suoi 39 anni. L'abbiamo incontrato a Levane, il paese vicino a Montevarchi dove ora vive in provincia di Arezzo. Per lui un buona carriera da difensore a certi livelli, ora il ruolo di primo assistente dell'allenatore Franco Lerda che aveva avuto nell'anno in cui aveva giocato Casale.
In attesa di tornare a lavorare in un club professionistico, Giacomo ora vive la realtà di Levane e della sua società sportiva dove ha gli amici che ogni giorno va a trovare. "E' un periodo di vacanze forzate, ma il calcio non mi manca. Qua c'è una società di amici e mi fa bene respirare sempre quest'aria. Passiamo giornate a parlare di calcio e stiamo insieme. Spesso vado a vedere partite di serie B e serie C per aggiornarmi. Durante la settimana quando posso vado a vedere anche allenamenti di altri tecnici".
Sono giorni "caldi" per il calcio in Italia dopo l'eliminazione dell'Italia dal mondiale. "Siamo rimasti tutti male, a questo punto dobbiamo un po' riflettere per vedere come ripartire. Io credo che servano nuove basi per far crescere i talenti italiani. Devono cambiare le cose a partire dai settori giovanili di provincia dove spesso mancano le risorse per lavorare in una certa maniera. In Italia siamo molto indietro sotto questo aspetto".
Nei settori giovanili si pensa solo al... risultato. "Noto girando per i campi che è la cosa primaria anche a livello di scuola calcio. Bisogna pensare più alla crescita del singolo che non al risultato. Ai miei tempi ho sempre trovato allenatori qualificati e aggiornati, oggi invece vedo che non c'è la stessa attenzione nello scegliere allenatori che non sono all'altezza".
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