"CONQUISTARE la WINTER CUP sarebbe la giusta GRATIFICAZIONE per tutti"
L'allenatore della San Michele Cattolica Virtus Francesco Di Lorenzo parla alla vigilia della finale contro la Pro Livorno Sorgenti
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Dopo l’amara “retrocessione” dal GALA TOSCANA ESORDIENTI MCDONALD’S, la San Michele Cattolica Virtus (come successe nell’edizione 2023/2024 al Tau Calcio Altopascio) è diventata, vista la qualità del gruppo e la grande tradizione del club, una delle maggiori candidate al successo nella WINTER CUP ESORDIENTI BUONA.
E, sin qui, i giallorossi hanno rispettato le attese: 2-0 all’Affrico negli ottavi, 5-2 al Follonica Gavorrano nei quarti e 7-0 all’Academy Porcari in semifinale.
Adesso, la formazione allenata da Francesco Di Lorenzo attende la Pro Livorno Sorgenti nella finalissima, che si disputerà sabato 7 giugno allo stadio "Andrea Pazzagli" di Grassina.
Il tecnico dei fiorentini “riavvolge” il nastro e analizza il cammino dei suoi. “C’è stato un po’ di rammarico ed amarezza a gennaio quando siamo usciti dal GALA TOSCANA ESORDIENTI MCDONALD’S. Eravamo in un girone difficile, contro tre squadre forti come Viareggio, Pistoiese e Figline, che andavano affrontate nella maniera migliore. Soprattutto nelle gare contro Figline e Pistoiese abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo, portando a casa due pareggi dopo aver giocato meglio dell’avversario, creando molto di più. Avremmo dovuto vincere ma, un po’ per nostri errori sotto porta, un po’ per una serie di situazioni, non ci siamo riusciti, e per questo un po’ di rammarico c’è. Sono però felice che i ragazzi abbiano affrontato la WINTER CUP ESORDIENTI BUONA con lo spirito giusto, senza superficialità e presunzione, ma disputando la competizione nella maniera giusta”.
Che differenze ha trovato tra i due tornei? “Il GALA TOSCANA ESORDIENTI MCDONALD’S è la massima espressione tecnica della categoria, ma anche il livello della WINTER CUP ESORDIENTI BUONA è alto. Ci sono squadre che, come noi, sono scese dal GALA TOSCANA ESORDIENTI MCDONALD’S ed altre che per scelta hanno voluto disputare direttamente questo torneo, ma che hanno ottimi organici. Penso, ad esempio, all’Academy Porcari che abbiamo affrontato in semifinale, che con noi non ha disputato la sua miglior partita, ma è comunque un’ottima squadra ed è stato un test importante per noi. Ci siamo buttati in questo torneo con la convinzione di poter arrivare in fondo, ma allo stesso tempo con determinazione perché sapevamo che non sarebbe stato facile anche a livello tecnico”.
Come giudica questa avventura? “È sicuramente un’esperienza importante a livello di crescita. Il nostro è un gruppo che ha alti e bassi a livello emotivo e di approccio, ha capacità tecniche buone, ma non così clamorose da poter ammazzare tutte le partite anche se non ci sei con la testa. Direi quindi che è stato un buon banco di prova, perché affrontare una gara che sei sicuro di vincere ti può rendere più debole a livello di approccio, piuttosto che incontrare avversari sulla carta forti o addirittura più forti di te. Questi tornei sono stati dunque motivo di crescita a livello mentale e tecnico”.
Adesso vi attende la Pro Livorno Sorgenti. “Non li conosco molto, li ho visti giocare per pochi minuti nei quarti di finale, ma mi è sembrata una squadra ostica, con buone individualità e che tiene un ritmo gara abbastanza alto. Ci aspettiamo una gara difficile, magari un po’ contratta, dove tutte e due le squadre vorranno mantenere l’attenzione alta per cercare di portare in fondo il risultato. Noi ci stiamo soffermando soprattutto sulla nostra prestazione e su ciò che vogliamo provare a fare noi. Se sarà una partita un po’ sporca, cercheremo di imporci come abbiamo sempre fatto, a costo di scoprirsi un po’ o di concedere qualcosa, ma vogliamo proporre qualcosa di costruttivo. Vedremo poi come l’avversario reagirà a questo tipo di situazione”.
Vincere regalerebbe una grandissima gioia. “Sarebbe una bella soddisfazione per tutti, anche per noi grandi che plasmiamo il percorso che questi ragazzi hanno fatto nel biennio. Siamo arrivati a giocare una finale in un torneo come questo dopo un percorso importante di due anni, e adesso i ragazzi cercano una gratificazione quantitativa, visibile, tangibile dei loro sforzi. E vincere poterebbe renderli ancora più convinti del percorso che hanno fatto, che è indipendente dal risultato di questa finale, ma che chiaramente per loro e per noi è importante, così come per la società che acquisisce prestigio ogni volta che riusciamo ad alzare un trofeo”.
