"I MIGLIORAMENTI sono EVIDENTI, la strada intrapresa è quella GIUSTA"
Parla l'allenatore degli Esordienti A 2010 del Piazza 55 Gianluca Cassettai
Tra le formazioni che si stanno mettendo in mostra nella fase primaverile del campionato Esordienti A Lucca c'è senza dubbio anche il Piazza 55 allenato da Gianluca Cassettai, formazione che ha avuto una crescita importante. Dopo quattro turni i garfagnini si trovano in seconda posizione nel Girone A, dietro soltanto al Tau Calcio Altopascio.
Tre vittorie ed una sola sconfitta sin qui nella fase primaverile. Come giudica, ovviamente non solo a livello di risultati, ma anche e soprattutto di crescita, il cammino dei suoi sin qui?"Aldilà dei risultati, a cui do un'importanza relativa, quello su cui mi concentro maggiormente sono le prestazioni e la crescita dei ragazzi, sia dentro che fuori dal campo, e su questo il giudizio è sicuramente positivo. Rispetto ad inizio anno i miglioramenti sono evidenti e questo significa che la strada intrapresa è quella giusta".
Dall’estate ad ora in cosa siete migliorati maggiormente e su cosa invece dovete ancora lavorare duro?"Credo che la crescita più evidente l'abbiano fatta a livello mentale: ad inizio anno vedevo dei bambini timidi, timorosi, che quasi soffrivano le partite, ora vedo ragazzi che affrontano le partite con la giusta convinzione, mettendo da parte qualsiasi timore reverenziale, consapevoli di quello che sanno e possono fare, e le prestazioni sia individuali che di gruppo non possono fare altro che giovarne. Su cosa bisogna ancora lavorare? Su ogni aspetto, come dico sempre ai ragazzi non c'è tempo per adagiarsi su quello che è stato fatto di buono ma bisogna pensare al prossimo gradino da fare".
La squadra sta rispondendo secondo le sue aspettative? "Soprattutto nella fase autunnale ho visto una crescita esponenziale dei singoli e del gruppo. Ultimamente questa crescita ha subito alcune battute d'arresto ma confido che riprenderemo subito la giusta strada. Ad inizio anno sapevo di avere un gruppo con buone qualità che andavano solamente fatte uscire, in parte i ragazzi le hanno già fatte vedere e spero di aiutarli a tirarle fuori tutte".
Quanto è difficile fare settore giovanile/scuola calcio in una zona geografica come la vostra? "È molto complesso, l'andamento demografico che abbiamo a livello nazionale, in una zona come la nostra è ancora più accentuato: i numeri dei ragazzi con cui abbiamo a che fare sono molto risicati e la mancanza di una visione d'insieme con le altre società della zona di certo non aiuta. Nonostante questo non ci perdiamo d'animo e andiamo avanti, consapevoli di quanto sia importante dare la possibilità ai bambini/ragazzi dell'alta Garfagnana di praticare sport vicino casa".
Oltre ad allenare il gruppo 2010 è anche un giocatore della prima squadra. "Sono molto attaccato a Piazza al Serchio, oltre ad essere il mio paese natale è la società dove ho iniziato a giocare e dove sono cresciuto: attraverso le prestazioni sia da giocatore che da allenatore cerco di restituire quello che mi è stato dato quando ero io un bambino che si affacciava al mondo del calcio".
In futuro dove si vede? Vuole continuare con la carriera di allenatore e farne magari una professione? "Non penso a quello che sarà, mi concentro sullo svolgere al meglio il mio compito attuale. Sono molto contento di lavorare con i ragazzi, aiutarli a crescere come giocatori e come uomini e provare a dare loro delle possibilità. Per ora questo mi basta".