"Non FERMARE le ANNATE a livello GIOVANILE è un ERRORE FONDAMENTALE"
Ci scrive Riccardo Manzato, responsabile tecnico dell'AULLA SPORT
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Stiamo ricevendo molti commenti al nostro articolo pubblicato domenica 16 Maggio CALCIO TOSCANO IN CRISI E I PROBLEMI DEL SETTORE GIOVANILE e questo ci fa molto piacere perchè indica come è di straordinaria attualità in questo momento.
Ci scrive Riccardo Manzato da Aulla.
"Sono attualmente il responsabile tecnico della nuova società AULLA SPORT di Aulla. Ho letto con particolare interesse il Vostro articolo in oggetto: pur non volendo entrare in merito alle problematiche delle squadre professionistiche, vorrei però portare un piccolo contributo alla discussione inerente alle squadre dilettantistiche, ambiente che conosco in modo più approfondito.
Personalmente ritengo che non fermare le annate sia un errore fondamentale: pur comprendendo (ma non condividendo) tutte le varie teorie portate a supporto da chi non vuole il blocco annate, il non farlo credo danneggerebbe fortemente i ragazzi, i veri penalizzati da tutto quanto successo.
Con la ripresa degli allenamenti con contatto si è vista molta "ignoranza" calcistica da parte dei ragazzi: intendo quella causata dalle mancate occasioni di ricevere un insegnamento fondamentale per acquisire le competenze affinché, un giorno, essi si trasformino in calciatori innamorati di questo sport magnifico.
Il Covid 19 è l’effettivo responsabile di tutto ciò perché , per tutelare la salute di tutti, ha costretto a chiusure, a fermi delle attività ecc. E se consideriamo che l'insegnamento è porre, di anno in anno, un mattoncino che porterà a costruire una casa, ora, a questi ragazzi mancano quasi due anni di mattoncini.
Due anni di allenamenti, di confronti con "avversari", due anni ove poter commettere errori ed imparare da essi, con la progressività del sistema di gioco che è andata a farsi friggere. Infatti ci troveremmo a dover gestire annate di ragazzi che dal gioco a 5 passano direttamente (o quasi) al gioco a 9 (annata 2010 dai piccoli amici agli esordienti), dal gioco a 7 al gioco a 11 (annata 2008 dalla categoria pulcini alla categoria giovanissimi); salti paurosi, se non fatti con la dovuta gradualità.
Se poi pensiamo alle annate già ora in agonistica osserviamo che saltano a piedi pari passaggi fondamentali della loro crescita calcistica (i 2007 hanno giocano una sola partita di campionato a 11, i 2006 praticamente saltano la categoria giovanissimi, mentre i 2004 addirittura si ritrovano in juniores senza praticamente aver fatto gli allievi). Fare un under 18 non credo risolva tutti i problemi che inevitabilmente verranno fuori con tali "salti"
Sono certo che tali considerazione sono state già fatte da chi ha la responsabilità di una decisione in merito e probabilmente sono già state messe sui tavoli istituzionali, come sono altrettanto certo che ci saranno mille motivi diversi che porteranno a prendere le decisioni che verranno prese.
Decisioni che non sono ancora state prese ufficialmente, ma tutto porta a pensare che non ci sarà il blocco annate. Ma quello che personalmente non comprendo sono le motivazioni portate a supporto: federazioni estere? Squadre professionistiche? E' legittimo pensare che siano motivazioni valide, ma se la decisione sarà quella di non fermare le annate, credo sia giusto che si debba avere la consapevolezza che stiamo promuovendo dei bambini dalla 1^ elementare direttamente alla 5^ elementare, o dalla 1^ media direttamente alle superiori (per fare una similitudine scolastica).
Soluzioni? Non credo che sia mia competenza proporne, ma credo sia giusto provare a sensibilizzare affinché, nell'indirizzo che verrà preso sia compresa una siffatta considerazione.
Certo ripartire nella stagione 2021/2022 con le stesse categorie (primi calci e piccoli amici dal 2012 al 2016 - pulcini 2010/2011 - esordienti 2008/2009 - Giovanissimi 2006/2007 - Allievi 2004/2005) da un punto di vista didattico permetterebbe di recuperare il tempo perso e darebbe la possibilità di rimettere i mattoni al loro posto".
