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MORTE di MATTEO GIANI, ora c'è l'INDAGINE della PROCURA

Aperta inchiesta per omicidio colposo. La rabbia del padre Sandro

Omicidio colposo è l'ipotesi di reato su cui indaga la procura della Repubblica di Firenze per la morte di Mattia Giani, il calciatore 26enne del Castelfiorentino che domenica 14 Aprile ha accusato un malore durante una partita (LEGGI QUA) con il Lanciotto ed è deceduto poi lunedì mattina all'ospedale di Careggi (LEGGI QUA). Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. Il pm Giuseppe Ledda disporrà l'autopsia, che si terrà domani o venerdì prossimo.

Rinviata così la date delle esequie di Mattia che era stata inizialmente fissata per giovedì 18 Aprile a San Miniato (Pisa). La salma del ragazzo sarà restituita alla famiglia solo l'esito degli esami autoptici che sono in corso in queste ore.

Ecco il clamoroso colpo di scena nella triste vicenda che purtroppo stiamo vivendo nel calcio toscano. Subito nelle ore successive al decesso il padre del ragazzo aveva lamentato il fatto che non ci fosse un medico in campo e nessuno sapeva usare il defibrillatore. Sandro Giani era sugli spalti con la famiglia e la fidanzata di Mattia quando il figlio si è sentito male e ha assisitito a tutte le prime operazioni di soccorso sino all'arrivo in ospedale.

Un padre dilaniato dal dolore che ora chiede di far luce su quanto accaduto. "Su quel campo non c'era alcun medico, nessuna ambulanza - ecco le sue dichiarazioni a LA NAZIONE -. Il defibrillatore c'era ma nessuno era in grado di usarlo. E' stato usato dal medico arrivato con l'ambulanza. la prima ambulanza non avev alcun medico. Solo il massaggiatore del Castelfiorentino ha provato a rianimare mio figlio, aiutato da una spettatrice scesa dagli spalti che lavora come infermiera"
 
Dichiarazioni che hanno provocato la reazione del Lanciotto che ha annunciato il silenzio stampa con un proprio comunicato: "In merito ai tragici fatti di questi giorni, preso atto di dichiarazioni non veritiere attribuite a rappresentanti della nostra società riportate da alcuni organi di stampa e della strumentalizzazione politica in atto sulla vicenda, per agevolare le eventuali indagini in corso la ASD Lanciotto comunica a tutti i tesserati di aver adottato il silenzio stampa fino a data da destinarsi".
Cosa recita il regolamento sulla presenza o meno in campo di un medico in una categoria come quella dell'Eccellenza? "Se non c'è l'ambulanza in campo ci deve essere il medico della società ospitante  – dice Paolo Mangini, presidente LND Toscana -. Se non ci sono, la gara si svolge regolarmente. In quel caso l'arbitro lo scrive nel referto e il giudice, quando gli arriva il referto, procede con una multa, che verrà notificata nel bollettino del giovedì”
Quindi, se il medico non fosse stato presente in campo per la partita, dal punto di vista sportivo ci sarà una multa nei confronti del Lanciotto, ovvero la società di casa. Il problema però ora diventa anche di natura penale e rischia purtroppo di avere conseguenze con la giustizia ordinaria.
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  Scritto da La Redazione il 17/04/2024
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