VETRINI e le CRITICHE: "Accetto solo quelle ONESTE INTELLETTUALMENTE"
Le valutazioni del direttore sportivo del Grosseto al termine di una stagione che rischia di non essere come si sperava
Rush finale nel girone D della serie D: quattro giornate alla fine, ma gli ultimi due pareggi del Grosseto (sul campo del Ghiviborgo e poi in casa con i Mobilieri Ponsacco) pesano come un macigno sulla stagione dei maremmani che ora sono a sette punti dalla prima piazza.
I giochi sono praticamente chiusi per il Grifone ed è già il tempo dei primi bilanci e anche delle "critiche" in una piazza importante per il calcio toscano che dopo l'arrivo della nuova proprietà non ha mai nascosco le ambizioni di tornare nei professionisti. Nel "mirino" della critica il direttore sportivo Filippo Vetrini, colui che a livello tecnico ha "costruito" e "modellato la squadra.
Vetrini è stato intervistato nei giorni scorsi da Giancarlo Mallarini sul portale MAREMMA OGGI dove ha spiegato i motivi per cui non si è arrivati all'obiettivo massimo. "Non sono le critiche a darmi fastidio, - ecco il suo inizio - anzi quelle fatte con onestà intellettuale sono anche ben accette, bensì la stupidità di certe argomentazioni. Per il resto sono sempre disponibile con chiunque a spiegare, dialogare, sviscerare in umiltà tutti gli interrogativi della piazza".
Poi le spiegazioni. "Senza aggrapparsi a facili alibi si devono mettere in conto l'uscita di scena di uno tra migliori difensori under in circolazione di nome Morelli, quella altrettanto pesante di Arcuri e il brutto infortunio di Giustarini. Sulle decisioni arbitrali dico solo che non è vero che a fine campionato torti e favori di equilibrano e il Grosseto non stato certamente favorito. Ma è inutile fare l'elenco di episodi contrari".
Tante le occasioni fallite, le ultime giovedì della scorsa settimana. "Quel pareggio, tanto per rimanere nell'attualità, ha influito notevolmente sul percoso. Pianese e Follonica Gavorrano giocano insieme da anni, serve pazienza in questo gioco, la solidità dello spogliatoio fa la differenza spostando verso l'alto il rendimento. Lo dico da tifoso amareggiato, da responsabile dico che poteva accedere ed è successo".
Quindi un passaggio sul "peso" di indossare la maglia del Grosseto. "La nostra rosa è sana, ma ha bisogno di assimilare compatezza per non avvertire il peso di questa maglia, che non è una maglia qualsiasi. Qualcuno ha avvertito questo peso a danno del rendimento generale. Le pressioni devono essere contrastate, assimilate e trasformate in energia positiva. Voglio ringraziare la Curva Nord delle sua pazienza e calore verso la squadra, è una curva che guarda al progetto, guarda lontano".
Vetrini ha poi svelato un particolare. "Ho un rimpianto, non aver potuto avere dall'inizio Paolo Indiani in panchina. Era la nostra prima scelta, ma è rimasto a Arezzo".
Infine un accenno al... futuro. "Fino a che la matematica non dice stop andiamo avanti cercando quelle prestazioni di cui siamo capaci, abbiamo ancora qualche chance. Se andremo ai playoff faremo il possibile per vincerli. La società ha predisposto anche la domanda di ripescaggio, ma a quel punto serviranno gli incastri giusti".
Dichiarazioni di Vetrini rilasciate a MAREMMAOGGI