"SQUALIFICATO per NOVE MESI, ma l'ARBITRO si è INVENTATO tutto"
Seconda Girone G, Giulio Piccini (Campagnatico Arcille) parla dopo la pesante sanzione inflittagli
Ancora un "caso" di cattivi "rapporti" tra la classe arbitrale, dirigenti, allenatori e giocatori. La cosa più brutta però, e non è la prima volta, è la troppa discordanza tra quanto viene scritto sul rapporto arbitrale e quanto invece viene dichiarato dall'altra parte.
Come quello che è successo a Giulio Piccini, dirigente del Campagnatico Arcille, compagine militante nel Girone G di Seconda Categoria, espulso in occasione dell'ultima trasferta sul campo della Maglianese.
Il Giudice Sportivo lo ha squalificato pesantemente per nove mesi, ma Piccini non ci sta e, ai microfoni di GROSSETO SPORT, ha esternato tutto il proprio malcontento, affermando che quanto riportato dal Direttore di Gara non corrisponde a quanto realmente accaduto.
Noi per dovizia di informazione, riportiamo così le due versioni dell'accaduto. Partiamo da quanto scritto sul Comunicato Ufficiale:
DIRIGENTI
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA'
FINO AL 21/12/2024
PICCINI GIULIO (CAMPAGNATICO ARCILLE)
Offendeva il D.G. e nel contempo appoggiava la fronte su quella dell'arbitro senza conseguenze.
Alla notifica dell'allontanamento afferrava il braccio dell'ufficiale di gara abbassandoglielo vigorosamente. Solo l'intervento di altri dirigenti scongiurava ogni nuovo minaccioso tentativo aggressivo.
Completamente diversa la versione di Piccini. "Quando ho letto il comunicato non volevo crederci - ecco quello che ha detto a GROSSETO SPORT -. Sono sempre stato uno sportivo e ho sempre avuto rispetto di tutti e in tanti mi conoscono e lo possono testimoniare. Durante il match ho detto al direttore di gara che era più importante vedere e sanzionare certi tipi di interventi perché erano pericolosi che poi ci si potrebbe fare male, invece di guardare se ci sono due dirigenti in panchina che sono in piedi. A quel punto il direttore di gara mi ha tirato fuori il cartellino rosso e sono andato negli spogliatoi".
Ma come? Si parla quasi di un.... aggressione o sicuramente di un contatto fisico. "Vedo che c'è riportato che io ho appoggiato la fronte su quella dell'arbitro o ho avuto un atteggiamento minaccioso e aggressivo. Non ci posso stare che venga infangata la mia immagine di sportivo, perché non è giusto. Nessuno mi toglierà la squalifica ingiusta fino alla fine dell'anno, ma almeno la faccia non voglio perderla per una cosa che vi garantisco non è accaduta".
E così si arriva al... dunque. Qualcuno non la racconta giusta. Noi non eravamo presenti al campo e così non possiamo certo dire chi ha torto o ha ragione. Capiremmo se ci fosse una certa vericidità nei due racconti, sfumature tra una frase detta o non detta, un'offesa capita male, ma francamente tra quanto scritto nel provvedimento e le dichiarazioni di Piccini passa come tra il giorno e la notte. A chi credere?