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"Se RIAPRIRANNO cinema e teatri, perchè non farlo anche nei CAMPI?"

E' la riflessione proposta del presidente della LND Toscana Paolo Mangini: "Andiamo verso la bella stagione, sarebbe bello poter riportare ragazzi e genitori dentro gli impianti"

Ce la faremo a rivedere in campo i ragazzi del settore giovanile nei prossimi mesi? E’ la domanda che tanti addetti ai lavori ci fanno praticamente tutti i giorni, alla quale purtroppo non sappiamo dare una risposta. Da un anno ormai siamo continuamente sulle “montagne russe” di questo maledetto virus che ci sta togliendo fiato, sogni e speranze e, per chi vive di questo, anche i necessari guadagni. Umori contrapposti, scenari ottimistici e altri pessimistici che ci accompagnano, con la “grancassa” dei mass media che ci bombardano giorno dopo giorno incessantemente.

Proviamo a girare la domanda a Paolo Mangini, uno che “pagherebbe” di tasca propria per rivedere al più presto in campo i giovani calciatori toscani e non. Lui, per tanti anni prima Presidente e poi Coordinatore del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC regionale, ha sempre avuto nel cuore questo movimento.

Proprio lui, in questi giorni di totale incertezza, pone una riflessione che speriamo faccia breccia e sia valutata prossimamente con grande attenzione. “Il nuovo DPCM prevede che dal 27 Marzo, nelle zone gialle, ci sia la possibilità di riaprire al pubblico teatri e cinema, ovviamente nel rispetto delle norme di distanziamento.  E’ una decisione sulla quale concordo, e che mi induce allora a fare un ragionamento: perché non iniziare a pensare anche a una riapertura dei nostri impianti sportivi che oltretutto sono all’aperto e non ospitano certo centinaia di persone?  Ovviamente con tutte le prescrizioni e le attenzioni che la situazione richiede”

Già, perché non parlarne? Sappiamo che tante società non chiedono altro, che le famiglie sarebbero pronte. “Io non dico che debba essere un provvedimento generalizzato – precisa il presidente della LND Toscana – ma, in analogia con quanto fatto con i cinema, solo nel momento in cui le regioni passano in zona gialla, quindi con una situazione sanitaria migliore e, dato che ci stiamo avviando verso la bella stagione, anche con una temperatura più elevata e quindi con minor possibilità di contagio. Un’apertura che inizialmente potrebbe riguardare solamente i giorni di allenamento, autorizzando l’ingresso dei genitori e degli accompagnatori per ridare un po’ di vita ai nostri impianti sportivi.  La mia speranza è anche un’altra, quella che appena ci saranno le condizioni minime si faccia di tutto per autorizzare gli allenamenti in forma collettiva per i nostri ragazzi, in attesa magari di poter riprendere anche le gare. Ma già allenarsi senza vincoli di distanziamento e contatto vorrebbe voler dire iniziare a ritrovare almeno un po’ di normalità e dare anche un significato “sportivo” all’attività. E’ l’invito che mi sento di rivolgere, a nome di tutte le società toscane, a coloro che hanno responsabilità di governo nazionale e regionale.”

Altro argomento di stretta attualità: la ripartenza o meno del campionato di Eccellenza. Qual è il pensiero di Paolo Mangini? “Non resta che aspettare alcuni giorni, il Consiglio Federale della FIGC del prossimo 5 Marzo. Mi auguro che quel giorno siano date quelle risposte che la Lega Nazionale Dilettanti ha avanzato in materia di rimborsi, modifiche protocolli sanitari, nuovi format da adottare e che sono fondamentali per la ripartenza”.

Ma lei è ottimista o pessimista? “Non ho elementi per poterlo dire.  Ho letto che il Presidente Gravina ha detto che è il momento di decidere in un senso o nell’altro e questo mi sembra giusto. Personalmente non ho sensazioni per poter dire come andrà a finire”.

Fosse per lei, si ripartirebbe? “Se tutte le condizioni che abbiamo richiesto venissero accolte, io credo che sarebbe anche giusto ripartire. Sono sinceramente preoccupato, però, per la situazione sanitaria venutasi a creare in questa ultima settimana in Toscana, come in altre Regioni,  e per le previsioni per le prossime settimane. Spero ovviamente che la situazione possa migliorare, anche a seguito dei vari provvedimenti che sono stati adottati. La ripartenza sarebbe, come ho già detto, un fatto positivo che va al di là dello stesso aspetto sportivo, ma questa deve avvenire e svolgersi in condizioni di massima sicurezza".

INVITIAMO CHI VOLESSE SCRIVERE SU QUESTO ARGOMENTO, DI INVIARCI EMAIL A INFO@TOSCANAGOL.iT oppure via WHATSAPP al numero 329 5316202

 

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  Scritto da Gino Mazzei il 03/03/2021
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