CORDOGLIO per la SCOMPARSA di un NOTO DIRIGENTE SPORTIVO
Alfredo Maffei, 61 anni, è stato trovato morto in casa a causa dell'infarto
E' stato per anni un dirigente calcistico molto apprezzato e conosciuto in provincia di Lucca. E' stato anche collaboratore della nostra testata A TUTTOCAMPO quando seguiva le partite del calcio giovanile. Alfredo Maffei ci ha lasciato all'età di 61 anni: un infarto se l'è portato via.
Lo ricordiamo con affetto e con tanta tristezza. Negli ultimi anni non era stato bene, problemi di vario genere, Aveva sempre vissuto con i genitori e dopo la loro scomparsa era caduto anche in depressione. Viveva con una cugina a Lunata e proprio qua si è sentito male.
Alfredo è sempre stato un grande amante del calcio che aveva praticato da giovane, giocando anche negli Allievi del San Pietro a Vico. Poi si mise a fare il dirigente, lo ricordiamo nei primi anni novanta al Valdiforo con l'amico Beppe Guidi in panchina. Lo ricordiamo poi in altre piazze come San Cassiano a Vico e poi a Gragnano con l'amico Beppe Madrigali.
"E' stato otto anni con me - ricorda l'allenatore Daniele Mencarini - e poi mi ha seguito in altre esperienze come quella di due stagioni a Galleno, poi a Veneri e infine a Margine Coperta. Ricordo che lo mandavo a giro sui vari campi per avere informazioni su caratteristiche di giocatori e squadre avversarie. Poi ci si incontrava sempre in settimana per una pizza e mi portava il foglio con il modulo degli avversari e le caratteristiche dei giocatori con i loro punti deboli. Poi in estate facevamo sempre il punto della situazione su tutte le squadre che partecipavano ai nostri campionati. Era una persona splendida, un amico vero".
Negli ultimi anni lo trovavamo spesso sui campi insieme a Giacomo Giusti, attuale dirigente del Castelfranco in Seconda categoria."Andavamo spesso a vedere le partite - dice a TOSCANAGOL - , ma nell'ultimo periodo lo sentivo spento, era andato un po' in depressione e mon aveva più voglia di calcio. L'ultimo mese provavo a chiamarlo ma non mi rispondeva. La scorsa settimana mi ha risposto e l'ho sentito molto giù. Aveva paura del covid ed era sfiduciato. Eravamo rimasti che ci saremmo sentiti quando le cose sarebbero migliorate. Per me Alfredo era un grande amico, lo porto nel cuore. E' una tristezza infinita la sua morte".