La GIOIA dopo il TITOLO di CAPOCANNONIERE: "SODDISFAZIONE GRANDISSIMA"
Seconda Girone H, parla l'attaccante de La Cantera Gabbro Alessandro Piletti

Il primo titolo di capocannoniere non si scorda mai. A ventisei anni, l'attaccante de La Cantera Gabbro Alessandro Piletti, con venti centri, si è regalato il titolo di re dei bomber del Girone H di Seconda Categoria.
Andiamo a scoprire con il classe 1999 quella che è stato il suo percorso nel calcio sin qui. "Ho iniziato la mia carriera tra i grandi a diciotto anni a Perignano, disputando due stagioni in Promozione ed altrettante in Eccellenza. I due anni successivi li ho passati ad Acciaiolo, dove la mia posizione in campo è divenuta più offensiva ed ho collezionato diverse reti (undici). Nella passata stagione ho iniziato a Treggiaia per poi andare a Crespina, dove siamo riusciti a raggiungere i playoff e sono arrivato a nove reti. Infine, eccomi a La Cantera Gabbro, una famiglia dove mi sono sempre sentito a casa e dove non ci hanno mai fatto mancare nulla, sia in campo che fuori".
Quali sono le tue caratteristiche? "Sono un giocatore rapido e veloce. Mancino, posso ricoprire il ruolo di esterno o trequartista. Uno dei miei punti forti è dribblare il mio diretto avversario e creare superiorità numerica. Nonostante la mia altezza di 1,76 metri, ho un buon colpo di testa. Mi piace molto fare assist, quest'anno ne ho fatti 21".
Per Piletti un'annata straordinaria. "Non mi sarei mai aspettato di segnare venti reti, nonostante sia un ragazzo che crede molto in se stesso. Con l’aiuto della squadra e dell’allenatore ho raggiunto un bel traguardo, vincere il titolo di capocannoniere penso sia la soddisfazione più grande per un attaccante a livello personale, che non era ancora riuscito a centrare questo obiettivo".
Certi numeri non si potrebbero raggiungere, però, senza l'aiuto di tutti. "Ringrazio mister Marco Mazzarone perché e un tecnico giovane ma molto preparato, ha un modo di allenare interessante con una mentalità ultra offensiva, infatti siamo la squadra con il migliore attacco. È un maniaco della perfezione, attento a ogni dettaglio, ti massacra ed è sicuramente destinato a categorie superiori. Merito anche dei miei compagni, che sono stati tutti importanti, mi hanno accettato come amico più che compagno, giocare per loro e con loro è una cosa bellissima che ci porta a lavorare gli uni per gli altri per divertirci".
Infine, un ringraziamento anche per la società. "Mi ha accolto come un giocatore importante, per cui mi sono sempre sentito al centro del progetto tecnico, andando al campo con serenità e voglia, lavorando bene agli allenamenti come non mai, ma forse sono anche maturato - ride Piletti - ho a disposizione tante cose e questo non è banale in queste categorie".
