"IO AGGRESSORE? Mi hanno prima OFFESO e poi CIRCONDATO in molti"
L'ex portiere di serie A dell'Empoli Alberto Pelagotti racconta cosa è successo al termine di Sextum Bientina-Montaione (Seconda girone G)
La "versione" data dal presidente del Sextum Bientina Stefano Susini (LEGGI QUA) sorprende la controparte del Montaione. Il racconto che arriva è sostanzialmente diverso e noi lo riportiamo fedelmente.
Intanto precisiamo che il dirigente del Montaione protagonista dell'episodio è l'ex portiere dell'Empoli, classe 1989, Alberto Pelagotti con nove presenze in serie A con la maglia azzurra. Pelagotti ha concluso la carriera nel 2023. Da questa stagione, vista l'amicizia con la dirigenza del Montaione ha assunto l'incarico di preparatore dei portieri e "cura" il riscadalmento degli stessi prima di ogni gara.
"Alberto - ecco il racconto del presidente Stefano Rossi - aveva chiesto di entrare nell'intervallo per prendere la sua borsa che era rimasta negli spogliatoi. Non l'hanno fatto entrare visto che non è in lista e la cosa è finita lì. Il problema è nato quando a fine partita è tornato nuovamente per poter entrare".
E qua è successo il diverbio. "Io non ho visto direttamente la scena, me l'hanno solo raccontata. Uno di loro, mi dicono il figlio del presidente Susini, gli ha dato del "figlio di...." e l'hanno offeso anche altri. E' stato accerchiato, gli hanno strattonato e rotto il giubbotto, sono intervenuti anche alcuni dei nostri per difenderlo. Alberto ha smanacciato per cercare di divincolarsi e ci sta che abbia colpito qualcuno. Io mi sono scusato personalmente con il collega Susini che mi ha detto di aver ricevuto un cazzotto, ma non ho visto la scena, mi è stata sola descritta. Alberto Pelagotti mi ha raccontato tutto e devo dire che l'aggredito è stato lui, non l'aggressore".
Lo stesso Pelagotti racconta la sua versione. "Io non sono un tipo che fa casino. Io volevo solo recuperare la mia borsa, prima nell'intervallo, poi a fine gara. Solitamente da tutte le parti dove si va a giocare, non mi fanno di questi problemi. E' stata la prima volta".
Ma allora perchè la situazione è degenerata a fine gara? "Mentre tornavo indietro il figlio del presidente del Bientina, ho saputo dopo chi era, mi ha offeso pesantemente e da lì si è scatenato il parapiglia. Gli stavo correndo incontro per dirgli che non doveva esagerare nelle parole e mi sono visto letteralmente aggredito da almeno una quindicina di persone. Mi hanno strappato il giubbotto e mi sono arrivati dei pugni addosso. Il presidente Susini mi ha preso per il bavero e nel divincolarmi mi hanno detto che ho sfiorato qualcuno, ma non so chi sia. Poi mi hanno accompagnato fuori. Sono arrivati dei ragazzi del Montaione per difendermi. L'aggressione l'ho ricevuta io".
Pelagotti vuole precisare che non ha mai avuto screzi in nessun campo dove è andato sinora. "Non lo so se sono stato preso di mira per il mio passato da portiere professionista. Tutto è successo dopo che quella persona scortesissima mi ha offeso. Io ho smesso di giocare per problemi di salute, sono stato operato al costato e ora mi ritrovo con dei graffi addosso. Sono amico di famiglia dei dirigenti del Montaione e sono venuto per amicizia. Non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere".