"Troppa ARROGANZA e PREPOTENZA negli ARBITRI, ecco perchè LASCIO"
Leonardo Mori spiega i motivi per cui si è dimesso dalla presidenza del Barga

Ha sicuramente fatto notizia la decisione di Leonardo Mori, intenzionato a dimettersi dalla Presidenza del Barga (LEGGI QUI). Raggiunto dai microfoni di TOSCANAGOL, il numero uno del club barghigiano ha parlato a ruota libera, esternando sensazioni e malumori che lo hanno portato a questa scelta.
"Si sono verificati troppi episodi che hanno fatto traboccare il vaso, sappiamo che possiamo commettere degli errori tecnici, ma questo non deve essere un alibi per la scarsa qualità degli arbitri e soprattutto per il modo di porsi in campo, con arroganza e prepotenza, atteggiamento che a me non va davvero più bene" - dichiara Mori.
Qual è stato l'episodio più eclatante? "Sono una persona di sport e di calcio, e so benissimo che durante la stagione ci possono essere episodi a favore ed altri a sfavore, che alla fine dovrebbero più o meno bilanciarsi. Ma sto notando che quest'anno ci sono troppi episodi incresciosi e clamorosi a nostro sfavore. Quello più assurdo è stato in occasione del match interno contro il Borgo a Mozzano. Nonostante avessimo più divise e di vario colore, il direttore di gara ha voluto che scendessimo in campo con la casacca nera, colore che indossava però anche lui. Questo ha creato inevitabilmente confusione tra i miei ragazzi, così ho telefonato al Consigliere Regionale Giorgio Merlini per spiegargli la situazione, e lui mi ha detto di invitare l'arbitro ad indossare una casacca, richiesta rispedita però al mittente. A fine primo tempo l'arbitro è stato contattato anche dal C.R.A. di Firenze, ed è stato nuovamente invitato a mettersi una casacca, ma anche questa volta non ha voluto sentire ragioni, ed anzi si è alterato in maniera tutt'altro che professionale. Purtroppo non c'è elasticità, quando si è in difetto non si può rispondere solo con arroganza e prepotenza. Oltre al danno, poi, la beffa, perché nel bollettino della settimana successiva ci siamo visti addebitare novanta euro di multa per insulti al direttore di gara".
Mori riconosce anche i meriti quando ci sono. "In occasione del derby con il Fornaci ci ha arbitrati un fischietto di Eccellenza e la differenza si è vista notevolmente. L'arbitro è stato davvero sopra le righe, abbiamo perso per un nostro errore ma non possiamo recriminare niente, così dovrebbe andare sempre. Penso sia normale che se ad arbitrare mandi ragazzi minorenni accompagnati dalla madre perché non hanno la patente, possono essere intimoriti da gente che ha il doppio dei suoi anni e che ha giocato in passato in categorie ben più importanti".
C'è un altro episodio che non va giù al Presidente. "Abbiamo dovuto pagare centocinquanta euro di multa per offese al direttore di gara per una gara Juniores. All'allenamento noi contiamo più di venti ragazzi, che togliamo dalla strada, che distogliamo dagli smartphone, facciamo del sociale e queste sanzioni penso che siano davvero assurde".
Ci sono margini di ripensamento circa la sua decisione? "Per ora sono deciso a mollare, lunedì sera si riunirà il consiglio e farà le proprie valutazioni, poi vedremo. Non nego che ricevere molte telefonate da dirigenti federali che mi hanno chiesto di fare un passo indietro mi ha fatto molto piacere e questo lo terrò in considerazione. Qui abbiamo un progetto serio, abbiamo una prima squadra con un'età media di ventidue-ventitre anni e sapevamo che saremmo andati incontro a delle difficoltà, ma vogliamo continuare a crescere. Vedremo se ci sarà qualcuno che vorrà prendere il mio posto, io ho garantito il mio impegno economico fino al 30 giugno e porterò in fondo gli impegni presi. Il prossimo anno si festeggieranno i cento anni della società, mio padre è stato Presidente dal 2004 al 2020 ed un senso di appartenenza verso questi colori è normale che ci sia, però non posso più andare al campo e tornare a casa la sera con l'umore alterato".
