KOUKO ci ricasca: firma con la LARCIANESE, ma ora vuole andare via....
Parla il direttore generale Palumbo: "Un comportamento sconcertante, ha preso un impegno e poi non lo rispetta"
Sembrava uno dei grandi colpi nel mercato di Promozione (LEGGI QUA). Invece è già rottura tra Jean Kouko e la Larcianese. L'attaccante ivoriano classe 1991 infatti non si è ancora presentato agli allenamenti e a questo punto, rendendosi per alcuni giorni irreperibile. Successivamente Gigi Palumbo, nuovo direttore generale del club viola, che aveva personalmente seguito la trattativa per il suo arrivo a Larciano, è riuscito poi a parlarci.
"Ha chiesto di essere messo sul mercato - spiega proprio Palumbo - non avendo intenzione di voler rimanere a giocare con noi. La sua richiesta è stata fatta adducendo una serie non chiara di problemi personali, che sinceramente non compete a noi risolvere o giudicare, ma pur non comprendendo tale situazione la società ha accettato la richiesta del giocatore che però, voglio precisare, è già regolarmente tesserato con la Larcianese".
Quindi cosa farà la società? "Saranno valutate le eventuali richieste che arriveranno in sede per il suo tesseramento, benchè non giustificabile un tale comportamento la società come sempre non intende far indossare la maglia a chi non vuole portarla".
Kouko non è nuovo a queste "uscite". Nel 2014 era passato all'Aquila Montevarchi, ma improvvisamente cambiò idea, adducendo problematiche di lavoro e tenendo sulle spine la società che poi si stancò e decide di rinunciare a lui. Particolarmente pensate fu il comunicato del club valdarnese che accusò Kouko di "scarsa affidabilità". Nel Dicembre 2018, dopo aver appena firmato con l'Audace Galluzzo, Kouko fece improvvisamente marcia indietro, per poi passare al Fratres Perignano. Ora, ecco che la storia si ripete a Larciano.
Anche Palumbo non va tanto per il sottile. "Ci dispiace della poca serietà del giocatore che benchè per noi tesserato abbiamo scoperto, che nel mese di agosto si andava, tramite un procuratore, offrendo a numerose società fiorentine. Al momento che abbiamo appreso tali voci abbiamo provato più volte sia io che il presidente a contattare il giocatore, in modo da confutare la veridicità di tale voci, ma si è reso irreperibile non rispondendo nè a messaggi nè a telefonate. Purtroppo solo alla vigilia dell’inizio della preparazione si è fatto sentire, comunicandoci che non voleva più intenzione di venire a giocare con noi per suoi problemi personali che sinceramente non vogliamo neanche sapere. La società benchè incredula manifestata la sua volontà valuterà le richieste che perverranno, ma rimane allibita da un comportamento simile. Pensavo personalmente che non avesse più il coraggio di ripetere ciò che aveva già fatto a Montevarchi e poi a Galluzzo, cioè prendere accordi, stringere mani, o dire cose non vere per farsi liberare ma evidentemente… non c’è mai fine, purtroppo le voci sulla poca serietà del soggetto a livello di impegni calcistici lo precedono e continuano ad essere confermate da questi suoi modi di fare. Dal punto di vista calcistico nessuno mette in discussione il giocatore ma personalmente parlando è stata una grossa delusione sulla figura di uomo e persona. Non sta a me giudicare ma ovviamente come da sempre professo se una persona non vuole stare nella società e nella squadra è giusto che vada da altre parti, anche se in questa situazione valuteremo anche perchè potremmo far valere i nostri diritti fino al termine della stagione attuale, anche senza impiegare in gare ufficiali il giocatore. Spero però vivamente di incontrare poche persone così poco serie, poiché vedo il mondo dei dilettanti bellissimo dove si gioca, ci si diverte, ci si scontra, ma poi si deve rimanere amici fuori dal campo e dove ancora spero valgano le strette di mano per prendere accordi. Personalmente non riteniamo di aver causato noi la decisione di allontanarsi dalla squadra in quanto avevamo rispettato gli accordi presi e non avendo iniziato neanche la preparazione non possono sussistere neanche problemi di spogliatoio. Quindi per noi tutto ciò è inspiegabile, ma così è andata pazienza".