"NON volevamo GIOCARE, la LND ci ha CONSIGLIATO di andare in SETTE"
Prima Categoria Gir. C, parla l'allenatore del San Giuliano Andrea Timpani
Domenica mattina TOSCANAGOL ha raccontato la storia del San Giuliano, club partecipante al Girone C di Prima Categoria, la cui squadra aveva deciso di non disputare il match contro il Marginone 2000 (LEGGI QUA).
La compagine termale si è però poi presentata sul rettangolo verde, pur se con soli sette effettivi, con la gara che è durata pochi secondi per l'infortunio occorso ad un giocatore del San Giuliano.
Ma cosa è successo realmente lo scorso week-end? Opportuna è la spiegazione che l'allenatore del San Giuliano Andrea Timpani ci da in un intervento che pubblichiamo.
Scrivo in questa lettera i fatti come sono realmente accaduti, omettendo i pareri personali e raccontando solo ciò che è accaduto.
Sabato 10 mattina, uno dei miei ragazzi ha conunicato al gruppo di una “voce” riguardante una possibile positività all’interno del gruppo del Ponte a Cappiano (squadra che la settimana prima, domenica 4 ottobre, aveva giocato contro il Marginone 2000 nostro avversario nella prima di campionato). Non essendo sicuro della notizia, ho subito scritto all’allenatore del Ponte a Cappiano che non solo mi ha confermato la notizia, ma mi ha aggiornato sulla loro situazione: cinque positivi tra i giocatori e due nello staff, più altri tesserati con febbre in attesa di tampone (lunedì 12 ottobre i giocatori positivi erano sette con altri ragazzi in attesa).
A questo punto mi sono subito mobilitato per capire bene cosa prevede il protocollo in queste situazioni: il protocollo della LND prevede che siano avvertite le persone con le quali i positivi hanno avuto contatti nei quattordici giorni precedenti (quindi anche i tesserati del Marginone) e che questi, a fronte di un contatto diretto (e la partita è catalogabile come contatto diretto) debbano provvedere ad un isolamento fiduciario (http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_2.jsp?lingua=italiano&id=228).
A questo punto è partito il giro di telefonate: ASL, 1500, Federazione. I primi due (ASL e 1500) hanno risposto nella figura di persone poco qualificate e quindi non dando alcuna indicazione, la Federazione invece non ha risposto. Ho cercato altri casi simili al nostro ed è venuto alla mano il caso del Migliarino Vecchiano (squadra di Pisa militante in Seconda Categoria): il giorno 27 settembre ha giocato contro la Popolare CEP la quale ha comunicato la positività di un proprio tesserato nei giorni seguenti alla partita. Risultato: Migliarino in isolamento quattordici giorni e partita di domenica 11 ottobre rimandata dalla Federazione (stessa storia per il Monzone per la partita del 27 contro il Monti).
Siamo già a sabato tardo pomeriggio ed io comunico tutti ai ragazzi chiedendo loro come volessero comportarsi. Loro dopo essersi consultati mi hanno comunicato di non sentirsela di rischiare di giocare e magari a posteriori ricevere un isolamento per una positività del Marginone. Comunichiamo questa decisione alla società (nella figura di Roberto Nusca) che, capendo le motivazioni, ci rassicura che nonostante la probabile sconfitta a tavolino, appoggiano la nostra scelta di non giocare la partita.
Domenica mattina c’è una comunicazione tra Nusca ed un rappresentante della FIGC. Risultato della comunicazione: se non ci presentiamo alla partita oltre al 3-0 a tavolino, abbiamo 1 punto di penalità, multa e, nel caso si ripetesse una situazione simile, cancellazione della matricola San Giuliano. Oltre a questo, ci arriva anche il “suggerimento”: “Andate in sette, e fingete un infortunio il prima possibile: partita persa ma niente penalizzazione”. Giustamente Nusca, impaurito dalla cancellazione della matricola San Giuliano, chiede al gruppo squadra di presentarsi con sette effettivi. Dopo una consultazione tra i ragazzi, ci siamo presentati a Marginone mettendo in scena quella farsa suggeritaci dalla Federazione.
Questo è il racconto del weekend di sabato e domenica 10-11 ottobre. Quello che aggiungo di mio al racconto è questo: noi fino ad ora abbiamo fatto amichevoli e due partite ufficiali di Coppa Toscana, quindi non è che non accettiamo il rischio di affrontare una partita, lo accettiamo solo a patto che tutti i protocolli siano rispettati. Oltre al calcio abbiamo una vita lavorativa e familiare: non tutti si possono permettere un isolamento per un’eccessiva superficialità.
Ci tengo anche ad aggiungere che non ce l’abbiamo con il Ponte a Cappiano o col Marginone, ma con la Federazione che in un momento delicato come questo non si preoccupa di tutelare i propri tesserati ma si preoccupa solo di portare avanti i propri interessi.
Entrando nel merito della vicenda faccio solo una considerazione in un momento di caos totale che tutti stiamo vivendo e nel quale tutti abbiamo ragione e torto nello stesso momento. Rispettando (ma non condividendo) la scelta del gruppo-squadra di non andare a Marginone, non si capisce perchè poi si sia arrivato a questo "compromesso". I sette giocatori del San Giuliano Sport "scelti" per essere messi in lista cosa hanno di diverso dagli altri? Perchè loro sì e gli altri no?
Quanto all'accusa verso la LND, andrebbe magari fatto nome e cognome di chi avrebbe dato un "consiglio" del genere, ma tutto sembra francamente abbastanza incredibile e grottesco.
Gino Mazzei