Che FAVOLA: torna a "CASA" e si AGGIUDICA il TITOLO di CAPOCANNONIERE!
Promozione Girone A, parla l'attaccante della San Marco Avenza Tito Marabese

Dopo un bel girovagare, nell’estate 2024 l’attaccante classe 1993 Tito Marabese è tornato a “casa”. Poggibonsi, Badesse, Anconitana, Cascina, Figline, San Miniato Basso e Colligiana, prima del ritorno alla “sua” San Marco Avenza, dove la carriera ha preso il volo.
E il suo comeback è stato bellissimo, avendo conquistato il titolo di capocannoniere del Girone A di Promozione con diciannove centri. “È una sensazione bellissima e sinceramente non me lo sarei aspettato, anche perché non ho il ruolo di prima punta. Fare bene non è mai una cosa scontata, sono contento per me ma soprattutto per essere riuscito ad aiutare la squadra”.
Come è nato il ritorno al “Paolo Deste”? “Sono tornato qui per lavoro, e all’inizio ero un po’ disorientato, infatti ho iniziato a campionato in corso. Quando il Direttore Panizzi mi ha chiamato ho accettato per i bellissimi ricordi che mi legavano alla San Marco Avenza, avendo centrato due promozioni in Eccellenza in rossoblù nella mia precedente esperienza”.
La squadra si è classificata al nono posto, con 40 punti raccolti in trenta gare. “È una giusta posizione per le ambizioni con cui siamo partiti. La squadra è giovanissima ma con voglia di lavorare, ed è stato proprio questo che ci ha ripagato, nonostante le diverse difficoltà incontrate durante l’anno”.
Domenica 27 aprile al via i playoff con Lunigiana Pontremolese-Larcianese e Pietrasanta-Forte dei Marmi. “È stato un campionato pieno di sorprese, quindi non riuscirei a fare un pronostico, sono tutte squadre molto attrezzate. Le partite come queste, secche, non sono mai scontate. Conterà sicuramente chi avrà più forza mentale e voglia di vincere”.
Per quanto riguarda i playout, in programma c’è Firenze Ovest-Intercomunale Monsummano. “Stessa cosa per quanto riguarda questa partita, sono entrambe squadre che all’inizio non dovevano trovarsi in una zona di bassa classifica perché allestite con altre ambizioni. Però il calcio è bello e imprevedibile, gioia e dolore…”
