"Momento che ASPETTAVAMO da TANTO, ora vogliamo far FELICI i TIFOSI"
L'allenatore della Massese Massimiliano Pisciotta parla alla vigilia della Coppa Italia Eccellenza

Massa non sta nella pelle, mercoledì 22 gennaio la Massese tornerà a giocarsi un trofeo dopo anni poco fortunati e l’euforia è alle stelle. Alle ore 20 allo Stadio “Bozzi” di Firenze andrà infatti in scena l’atto conclusivo della fase regionale della Coppa Italia Eccellenza, con la vincente acquisirà il diritto a prender poi parte alla fase nazionale.
Di fronte ai bianconeri di Massimiliano Pisciotta ci sarà la Sestese, già affrontata due volte in campionato in questa stagione con un bilancio che parla di una vittoria della Massese (0-2 in casa rossoblù) ed un pareggio (1-1) in occasione proprio dell’ultimo turno.
Al seguito della Massese ci sarà un nutrito gruppo di supporters. “È da troppo tempo che a Massa non si viveva un’attesa simile, questa gente ha grande voglia di riscatto perché la Massese non merita di stare in Eccellenza, ma in categorie ben più blasonate – dichiara mister Pisciotta – siamo orgogliosi di avere riavvicinato la gente alla squadra, sappiamo che avremo un bel seguito di tifosi e ce la metteremo tutta per farli tornare a Massa felici”.
State andando oltre le previsioni di inizio anno? “In estate qualcuno storceva il naso nel leggere i nomi che compongono questa rosa, poiché alcuni elementi provenivamo da categorie inferiori, o comunque da piazze meno prestigiose. La squadra, però, si è allenata sempre al massimo ed è arrivata fin qui con pieno merito, adesso speriamo di mettere la classica ciliegina sulla torta…”
Che gara vi aspetta? “Affrontiamo un avversario forte, che è terzo in campionato ed ha quattro punti più di noi, siamo consapevoli che sarà un match che richiederà tantissimo a livello emotivo. Da calciatore ho giocato diverse partite di questo genere, e per prepararle bisogna lavorare soprattutto sull’attenzione ai dettagli. Ecco, penso proprio che ad alzare la Coppa sarà chi saprà sfruttare meglio eventuali errori degli avversari”.
