"Se avete PROBLEMI con gli ARBITRI, la mia PORTA è SEMPRE APERTA"
Il presidente regionale AIA Tiziano Reni risponde al diesse del Capannoli San Bartolomeo Andrea Salvini
Non ha gradito il presidente degli arbitri toscani Tiziano Reni le dichiarazioni rilasciate dal diesse del Capannoli San Bartolomeo Andrea Salvini (LEGGI QUA). Non è però nel suo stile sottrarsi alle problematiche e non rispondere. Lo spunto anzi, vuole servire, per ribadire alcuni concetti, soprattutto ora che siamo all'inizio della nuova stagione.
"Sono rammaricato - dice Reni a TOSCANAGOL - nel constatare che il diesse del Capannoli San Bartolomeo sig. Salvini Andrea abbia reputato come sua priorità comunicativa quella di rivolfersi ad una testata giornalistica sportiva per esternare il suo disappunto relativo ad una direzione arbitrale piuttosto che intraprendere i canali istituzionali di comunicazione. Vorrei appunto ricordare in particolare al signor Salvini, che da quando mi sono insediato oltre tre anni fa, grazie al supporto del presidente Mangini, mi sono messo sempre a disposizione per incontri e colloqui in forma privata con tutte le società che lo volessero richiedere, dal settore giovanile e scolastico, all'Eccellenza. Ho incontrato e piacevolmente dialogato su svariati argomenti con tre società di settore giovanile e scolastico, otto società di Seconda categoria, sei sociatà di Prima categoria, dieci società di Promozione e quattordici società di Eccellenza. La mia porta è sempre aperta".
Reni poi entra nel merito di quello che è accaduto nella gara del Capannoli San Bartolome. "Vorrei precisare alcune cose. A partire dal notare che la contestazione del diesse in questione sia prevalentemente rivolta a questioni tecniche a fronte delle quali ci terrei a fare chiarezza. Evito di commentare le tre reti annullate per fuorigioco, in quanto lo stesso diesse saprà bene che in Seconda categoria non ci sono gli assistenti ufficiali e quindi risulta ben complicato valutare gli episodi di fuorigioco. In merito invece alla questione dell'espulsione del portiere, parlando con lo stesso arbitro, Niccolai Roberto, 19 anni, arbitro della sezione di Piombino, il quale è stato inopportunamente sbandierato sui media e definito come "scempio di educazione e buon senso", sicuramente non avrà ottemperato in modo impeccabile dal punto di vista tecnico, magari può aver sbagliato l'assegnazione o meno di un calcio di punizione, piuttosto che la rigidità eccessiva o meno nel prendere un provvedimento disciplinare, ma dove non ha sbagliato è nel punire chi, senza autorizzazione, entra indebitamente sul terreno da gioco per protestare nei confronti di una decisione arbitrale. Penso sia chiaro a tutti che si può sbagliare e che si deve sbagliare, perchè siamo tutti in formazione ed in crescita, ma quando vengono superati i limiti sia dal punto di vista del rispetto che più con più dal punto regolamentare, non si può transigere dall'adottare provvedimenti, cosa che l'arbitro ha puntalmente fatto".
Il presidente regionale A.I.A. chiude dicendo che "resta inteso che i nostri arbitri non sono immuni da comportamenti errati e dove dovessero verificarsi atteggiamenti non consoni, provati, saremo i primi a prendere opportuni provvedimenti disciplinari verso di loro. Il mio invito, e vale per tutti, è in caso di problematiche di rivolgersi sempre ai nostri canali istituzionali, in quanto la mia porta è sempre aperta per un confronto utile alla crescita di tutti".