Nel degrado più assoluto di una "società" che giorno dopo giorno abbassa sempre di più il suo "livello", ecco un altro episodio da censurare nella maniera più assoluta. Come potete vedere nelle due foto, in alto e in basso, ecco le scritte deliranti e minacciose che sono state vergate lo scorso sabato notte sul cancello di un'abitazione. Viene offeso pesantemente un arbitro e l'accusa è diretta, visto che proprio quello è il cancello dove vive un giovane fischietto della provincia di Pisa.
Un episodio sconcertante commentato duramente dalla LND Toscana sulla propria pagina facebook: "Siamo venuti a conoscenza del vergognoso episodio relativo alle scritte offensive e minacciose, visibili dalla pubblica via, nei confronti di un giovane direttore di gara del comitato regionale arbitri della Toscana. Un gesto che non rientra assolutamente nello spirito del movimento dilettantistico toscano. Il presidente Paolo Mangini ed il consiglio direttivo del C.R.Toscana LND esprime tutto lo sdegno del mondo dilettantistico e la vicinanza all'arbitro colpito da questo evento ed a tutta la classe arbitrale della nostra regione".
Sull'accaduto ora indaga la Polizia dopo la denuncia fatta. Chiaramente è partita anche la Giustizia Sportiva con l'attivazione della Procura Federale, di prassi, quando ci sono vicende che riguardano dei tesserati. La cosa assurda è che non ci sarebbe un'attinenza diretta con una partita eventualmente diretta dal giovane arbitro nelle ore precedenti l'accaduto, un qualcosa magari fatto d'impeto dopo una gara. Il giovane arbitro che è da poco maggiorennem era designato per una partita la domenica pomeriggio, alla quale si è presentato regolarmente in un'importante categoria regionale. Questa storia l'ha turbato profondamente, ma ha voluto ugualmente fare il proprio dovere sul campo da gioco.
"Innanzitutto devo ringraziare il presidente Mangini per quello che ha scritto nel comunicato - dice il presidente del Comitato Regionali Arbitri della Toscana Tiziano Reni - perchè esprime la sua solidarità e vicinanza al mondo arbitrale. Quello che è accaduto è assurdo e inaccettabile, opera di un folle. Chiaramente noi abbiamo subito attivato tutte le procedure di casi del genere. Siamo certi che tutto questo non sia riconducibile a qualche società. Non si può escludere che chi è arrivato a compiere questo gesto, magari non abbia digerito il suo operato in partite passate, oppure che ci sia dell'altro, e cioè che qualcuno ce l'abbia con lui per altri motivi, esclusivamente personali".
