INTERVISTA DOPPIA: PRIMA VOLTA da AVVERSARI per i fratelli CITTI
Promozione Girone A, Leonardo e Riccardo si raccontano alla vigilia di Pietrasanta-Intercomunale Monsummano
Prima volta da avversari per i fratelli Citti, che si troveranno di fronte sabato 10 febbraio (calcio d’inizio ore 15) allo Stadio Comunale “XIX Settembre” in occasione della sfida tra Pietrasanta ed Intercomunale Monsummano, valevole per la quinta giornata di ritorno del Girone A di Promozione.
Leonardo, portiere classe 1995, dove essere cresciuto nei settori giovanili di Lucchese e Juventus, è arrivato fino in prima squadra con il club bianconero, e si è seduto anche alcune volte in panchina. Per lui in seguito esperienze con Gubbio, Città di Pontedera, GhiviBorgo, Tau Calcio Altopascio, Real Forte Querceta, Urbino Taccola, Ponte Buggianese e Valdinievole Montecatini.
Riccardo, difensore classe 1997, dopo essere cresciuto nel settore giovanile della Lucchese, in passato ha invece difeso i colori di Valdinievole Montecatini, Viareggio e Ponte Buggianese.
Alla viglia di questa sfida, TOSCANAGOL ha così voluto fare un’intervista doppia ai due fratelli.
Prima gara ufficiale che vi vedrà contrapposti: quali sono le emozioni della vigilia?
L: “Sicuramente dalla mia parte ci sarà molta curiosità nel vedere quale sarà il rapporto tra fratelli, non so, magari su un ipotetico calcio d’angolo. Mi fa poi piacere che sarà una partita importante, vista la classifica del Monsummano e la nostra del Pietrasanta”.
R: “Nessuna emozione in particolare, ma tanta voglia di giocare questa bella partita puntando ai tre punti. Spero che per lui sia lo stesso, ma non troppo dai...”
Un pregio ed un difetto dell’altro.
L: “È Molto bravo di testa e negli anticipi, ogni tanto stacca un po’ il cervello”.
R: “Avere un portiere così, che da dietro guida tutta la linea difensiva tenendo i giocatori sempre sul pezzo, è veramente un bel vantaggio, e poi direi anche il gioco con i piedi, caratteristica sempre più ambita dai portieri richiesta dagli allenatori moderni. Se devo trovare un difetto. direi il tempo dell'intervento per le uscite fuori area”.
Lo scorso anno avete giocato insieme a Ponte Buggianese. Che esperienza è stata? Com’è stato il rapporto nello spogliatoio?
L: “È stato come scoprire un lato di mio fratello che non mi era così familiare. Uomo spogliatoio, sempre sorridente! È stata una bella esperienza. Un aneddoto? Ponte Buggianese-Castelfiorentino, entra in scivolata in area, fa rigore, io lo paro. Mi deve sempre una cena”.
R: “Quella dello scorso anno è stata un'annata veramente speciale per me, dato che poi è risultata anche l'ultima delle mie cinque stagioni a Ponte Buggianese. Dal punto di vista dei risultati è andata benissimo visto che abbiamo raggiunto il record di punti della storia della società e il sesto posto in classifica. È stata la prima volta che abbiamo condiviso lo spogliatoio giocando insieme, ed è stata un'occasione per conoscerlo in un ambiente diverso da quello domestico”.
Quanto è importante questa gara per il prosieguo del cammino in campionato?
L: “Veniamo da cinque risultati utili consecutivi, dobbiamo continuare così. Ho trovato un bel gruppo a Pietrasanta e siamo consapevoli che sabato troveremo una squadra forte e organizzata, che merita la posizione di classifica attuale”.
R: “È fondamentale. Fare un risultato pieno ci permetterebbe di tenere il Pietrasanta a debita distanza e di dare veramente una scossa al nostro campionato, proiettandoci sempre di più a ridosso delle prime tre della classe, sapendo anche che abbiamo una partita da recuperare, contro il Viareggio. Non sarà sicuramente facile ma diciamo che queste partite sono sì belle da giocare ma è anche importantissimo portare a casa punti”.
Per chi pensate farà il tifo vostro padre Luca che cerca sempre di seguire entrambi sui campi?
L: “Non saprei. Farà il tifo per il calcio e perché sia una bella partita”.
R: “Non saprei. Lui cerca di sostenere sempre entrambi allo stesso modo. Probabilmente una preferenza, dentro di sé, la avrà e spero tanto che sia amaranto, ma dubito che verrà mai fuori. Sicuramente la soluzione migliore per lui sarebbe una bella partita magari in pareggio, piena di parate di Leo e qualche bell’intervento difensivo mio. Vedremo come andrà a finire, io sono carico”.
Infine, una domanda a Riccardo sul passato juventino del fratello maggiore. “Essendo una famiglia di juventini sfegatati non potevamo che essere contentissimi del suo passaggio alla Juventus, e quando venne fuori la notizia nessuno riusciva bene a metabolizzare il fatto. Fortunatamente sono stati anni bellissimi che sicuramente hanno giovato alla sua crescita sia dal punto di vista calcistico che personale. È sempre un grande ricordo e motivo di orgoglio per tutta la famiglia”.
NELLA FOTO A SINISTRA LEONARDO E A DESTRA RICCARDO CITTI