"Il COMMENTO era sicuramente PESANTE, ma NESSUNA OFFESA all'ARBITRO"
La Popolare Cep (Terza Pisa) fa autocritica e chiarisce però di non aver ingiuriato il direttore di gara
E' sempre difficile commentare e valutare le partite e, soprattutto, il comportamento dell'arbitro. Lo è per i giornalisti (qualche volta e facciamo autocritica a nome di questa classe... anche per i presunti tali...), lo è più che mai per le singole società dove spesso presi per la trance agonistica ci si lascia spesso andare a valutazioni e considerazioni troppo di parte.
I social poi stanno amplificando tutto questo, dando la possibilità a tutti di esporre il proprio "pensiero": una forma molto democratica che lascia però lo spazio talvolta ad esagerazioni o a commenti un po' "pepati". Difficile trovare il metro giusto, oltretutto parlando di Terza categoria, come è il caso che sottoponiamo, dove chiaramente tutto diventa molto labile,
La storia viene raccontata dalla società di Pisa della Popolare Cep, che milita nel girone A della Terca categoria.
"Domenica scorsa, in occasione della gara di campionato Popolare CEP - Pappiana, sui nostri profili social e nella comunicazione con la stampa ci siamo limitati a pubblicare il risultato della gara e il relativo tabellino, riservandoci di rendere pubblico il motivo con un seguente comunicato societario. Questo. I fatti risalgono a domenica 21 gennaio, quando al "Betti" è andata in scena la Partita Popolare CEP - Montefoscoli, conclusasi col risultato di 1 - 3 in favore degli ospiti.
Nel consueto post di commento abbiamo scritto di come - a nostro giudizio - tale risultato sia stato fortemente condizionato ed indirizzato da una direzione di gara parziale, schierata e dunque, nel complesso, gravemente insufficiente. Seppur con toni forti dovuti alla rabbia di questo si trattava. Per noi era finita lì.
Successivamente, per il tramite del Delegato Provinciale, i vertici arbitrali pisani ci chiedono un incontro, al quale partecipiamo con il nostro Vice Presidente in data venerdì 2 febbraio. In quell'occasione ci viene fatto presente di come quel post sia stato motivo di turbamento per il Direttore di Gara e, di conseguenza, della sua associazione AIA, sezione di Pisa, perchè secondo la loro interpretazione tale post non si limitava ad una valutazione tecnica sull'arbitraggio ma conteneva elementi ritenuti offensivi.
Allorché, disorientati, abbiamo letto e riletto decine di volte quel post ma noi di offese in quel post non ci troviamo traccia. Solo valutazioni sull'operato e le decisioni dell'arbitro, colorite ma semplici valutazioni. Se il problema è che i toni sono andati oltre il livello di guardia questo lo riconosciamo e, da una parte ci dispiace che questo sia stato motivo di turbamento, dall'altra - chiedendo scusa - ci prendiamo l'impegno di starci più attenti in futuro (sperando che non ce ne sia bisogno).
Ma che quel post contenga offese personali al Direttore di Gara non sta né in cielo né in terra. Le offese agli arbitri, quelle vere, le sentiamo tutte le settimane, dagli stadi di Serie A, fino al più sperduto campo di Terza Categoria o di competizioni organizzate dagli Enti di Promozione Sportiva. Lì davvero si, non ci si limita alla valutazione tecnica ma si va spesso molto sul personale con tanto di riferimento, un classico, alle mogli a casa, oppure con epiteti irripetibili e misogini di tipo sessista se si tratta di Direttori donna o di dscriminazione razziale riferiti alla provenienza o al colore della pella del direttore.
Ecco, di tutto questo non c'è traccia in quel post. Detto questo, sperando che la faccenda sia chiarita e chiusa qui, ribadiamo l'impegno in futuro ad usare toni più eleganti".