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"Una RISSA senza GIUSTIFICAZIONI, ma non è ANDATA come dicono LORO"

Il Presidente del Club Sportivo Firenze Antonio Mollica replica al Direttore Sportivo della Pietà 2004 Francesco Settesoldi

Continua a far discutere il caotico finale di Club Sportivo Firenze-Pietà 2004, gara valevole per il Girone G di Seconda Categoria terminata anzitempo dopo la rissa che ha visto coinvolte le due compagini. Dopo le dichiarazioni del Direttore Sportivo del club pratese Francesco Settesoldi (LEGGI QUA), doverosa era la risposta dei fiorentini, arrivata tramite il Presidente Antonio Mollica che volenteri vuole raccontare la sua versione dei fatti a TOSCANAGOL.

"Premetto che non giustifico i miei giocatori, parlerò con loro perché non devono rendersi protagonisti di certi episodi, ma non mi sembra giusto strumentalizzare la cosa, come ha fatto il Direttore Sportivo della Pietà 2004. Il suo racconto è stato veritiero fino a quando ha detto che il mio attaccante ha tirato un calcio al suo difensore. Ma ha omesso che proprio il giocatore ospite ha poi tirato un pugno al mio giocatore, e da lì è nato tutto il parapiglia. A quel punto sono partite tutte e due le panchine, siamo tutti colpevoli e nessuno innocente, né noi né loro" - dichiara il numero uno del club biancorosso.

Mollica ci tiene a fare un'altra doverosa precisazione. "In campo dalle tribune sono entrati una decina di ragazzi, alcuni dei quali anche in tuta, quindi forse anche tesserati, tutti appartenenti a loro, con in primis proprio il Direttore Sportivo. E poco cambia se il cancellino fosse aperto, questo non giustifica a fare invasione, soprattutto con queste intenzioni. Tutto questo accadeva mentre io mi ero un attimo defilato per chiamare la polizia. Ribadisco che l'episodio è censurabile, ma era doveroso raccontare anche la nostra verità perché tutti ci hanno messo del proprio, nessuno escluso. Il fatto che loro abbiamo due persone all'ospedale non significa che anche loro non abbiamo partecipato alla rissa, di certo non li giustifica o lì esula da colpe".

Nella giornata di lunedì è arrivata anche la telefonata del Presidente del CRT Toscana Paolo Mangini. "Mi ha fatto piacere la sua chiamata, è stato cordialissimo come sempre. Penso che abbia stima di me, voleva sapere come erano andate le cose e gli ho raccontato la mia versione. Adesso attendiamo che la giustizia sportiva faccia il suo percorso, ci atterremo a qualunque saranno le decisioni".

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  Scritto da Massimo Benedetti il 25/10/2022
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