Che DOLORE per la SCOMPARSA di un grande PERSONAGGIO del nostro CALCIO
E' morto Alfredo Chelini per 58 anni presidente della Folgore Segromigno
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Perdiamo un grande uomo di calcio, una grande persona e un grande amico. E' con grande dispiacere che dobbiamo scrivere un articolo per ricordare Alfredo Chelini, classe 1936, presidente per ben 58 anni della Folgore Segromigno, che questo pomeriggio ci ha lasciato.
Tristezza, dolore, commozione per un uomo che in questi tanti anni si era distinto per una profonda umanità, per una visione del calcio e dello sport come autentici fattori sociali, di un qualcosa che ormai (purtroppo) non esiste più. Dal 1962, anno della fondazione, fino in pratica al 2020, Alfredo è "stato" la Folgore Segromigno, reggendo ininterrottamente la presidenza per poi "cederla" solo quando aveva trovato l'erede giusto, che aveva individuato in Graziano Giannini.
Un personaggio a cui non si poteva non voler bene. L'avevamo visto (a questo punto per l'ultima volta...) lo scorso luglio in occasione della Sagra della Zuppa a cui era indissolubilmente legato come importante forma di autofinanziamento per la sua società. Il solito sorriso dell'uomo buono, la solita gentilezza quando ci aveva visto. L'avevamo aspettato apposta per salutarlo dopo che aveva accompagnato la moglie Renza a casa, non pensando certamente che non l'avremmo più rivisto.
Il suo cuore faceva le bizze e a ottobre ecco un ricovero in ospedale, prima a Lucca e poi a Massa: un'operazione molto complessa per un uomo della sua età e ben 56 giorni di degenza. Era tornato a casa venerdì scorso, si sperava che il peggio fosse passato, ma i problemi erano complessi. Oggi un brutto peggioramento e nel pomeriggio Alfredo se n'è andato.
Era un'istituzione del calcio giovanile in Lucchesia, ma crediamo in tutta la regione. Non parliamo di risultati calcistici (la Folgore è stata a lungo un club di primo livello in Toscana, sfornando in continuazione talenti) bensì di umanità, di quella serenità che in ogni caso ti trasmetteva anche quando parlava dei problemi quotidiani della sua società.
Una persona umile che ha lavorato in cartiera e che per anni era stato volontario della Croce Verde. Alla Sagra ogni anno era lui che si occupava delle....patatine fritte. Alla Folgore faceva un po' tutto, persino le lavatrici per pulire al meglio le storiche casacche giallorosse. Aveva il cruccio di dove sarebbe andata la sua "creatura" (la Folgore) quando lui si sarebbe dovuto fare da parte. E negli ultimi anni ha preparato la "successione" individuando in Graziano Giannini colui che ne avrebbe preso le redini, insieme al segretario Simone Fenili e ad altri fedeli collaboratori che negli anni si erano avvicendati. Ricordo che, pur nel dispiacere di aver lasciato la presidenza, era fiero e orgoglioso della scelta fatta: sapeva di aver lasciato la Folgore in buone mani. Ma lui dalla Folgore non se n'è poi mai andato. Non era più il presidente, ma niente era cambiato per lui che tutti i giorni arrivava nella sua seconda "casa".
Che bella la festa a sorpresa (LEGGI QUA) per i suoi 80 anni alla quale abbiamo avuto l'onore di essere invitati. Ricordi indelebili di un personaggio che univa tutti, che non alzava mai i toni, che aveva sempre una bella parola per tutti. Un uomo d'altri tempi si potrebbe dire, senza alcuna retorica o frase di circostanza. Ci mancherai Alfredo!!!
LA REDAZIONE DI TOSCANAGOL PORGE LE SUE CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA DI ALFREDO CHELINI, ALLA MOGLIE RENZA, AI FIGLI AMERIGO E STEFANO E NATURALMENTE A TUTTA LA FOLGORE SEGROMIGNO
