"Che CONFUSIONE in giro: i 2004 è giusto che giochino con i pari età"
Antonio Bongiorni non ha dubbi: "Le società devono partecipare al campionato Under 18 e pensare alla crescita dei ragazzi"
Sta leggendo considerazioni che non gli piacciono. Antonio Bongiorni, neo responsabile tecnico del settore giovanile del Cgc Capezzano, dice la sua dall'alto di un'esperienza più che trentennale in questo mondo.
"Mah, mi sembra che ci sia tanta confusione in giro. Io sono dell'idea che i 2004 debbano fare un anno tutti assieme per riprendere i ritmi. Se li passano direttamente nella categoria Juniores non troveranno spazio, perché ci sono i 2002 e i 2003. Per me devono giocare una stagione intera con i pari età e recuperare questa persa".
Il problema è che si rischia di "mischiare" realtà diverse e fare l'effetto contrario. "Chi non vuole fare questa esperienza ai ragazzi è un egoista e non curano la crescita dei ragazzi. Si pensa solo al risultato, invece di programmare il percorso di crescita".
Ma giocare contro avversario troppo superiori o eventualmente troppo inferiori sarebbe utile in tal senso? "E' la settimana di lavoro che ti fa crescere. E poi credo che si potrebbe ovviare a questo problema facendo una sorta di girone finale, un playoff, tra le migliori di ciascun girone. Questi scontri al vertice faranno capire quanta crescità c'è stata nella stagione, ma per averla sarà necessario il confronto solo con i pari età".
Il rischio concreto è che questi ragazzi del 2004 restino davvero... emarginati. "E' così, questi ragazzi credono ancora nei valori della FIGC, altrimenti pensano, sentendo i genitori che è solo interesse di parte. I 2004 hanno diritto a questo. Le categorie più piccole hanno ancora più spazio per la crescita".