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COSA si ASPETTA a RIAPRIRE al PUBBLICO anche i CAMPI GIOVANILI?

I tempi appaiono maturi per un altro allentamento delle misure restrittive. Lo chiedono le società per poter organizzare i tornei

Anche i primi dieci giorni di maggio sono passati e sono ancora tante le società che quotidianamente ci cercano per avere notizie circa una possibile ripartenza del calcio giovanile a livello dilettantistico e in particolare sulla possibilità di poter organizzare qualche torneo in questa disgraziata stagione 2020-2021.

Il protocollo (LEGGI QUA) fornito dalla FIGC non ha soddisfatto nessuno. Anzi, è parso un "copia e incolla" di quello che uscì i primi di ottobre 2020 quando la situazione pandemica iniziò a farsi sempre più pesante. Ma intanto passi in avanti sono stati fatti in questo ultimo periodo, con le squadre giovanili (dilettantistiche) che almeno hanno iniziato ad allenarsi con maggiore costanze e anche a giocare, almeno a livello interno qualche partitella a tutto campo.

Manca però la parte più importante, quella che ci farà avvicinare a una normalità vera e propria, quelle delle partite "vere", quella magari dei tornei che molte società non vedono l'ora di poter organizzare anche per dare un po' di "ossigeno" alle casse ormai sempre  più... vuote. 

La FIGC "difende" il suo ultimo protocollo dicendo, e qua non si può che darle ragione, che certe decisioni non le competono. Sono gli organi governativi quelli che prima hanno chiuso gli impianti e che ora dovranno riaprirli. Certo quella distinzione tra "partite di interesse nazionale" che dal prossimo 1 Giugno garantiranno l'apertura al pubblico per quei campionati proprio di... interesse nazionale, quali ad esempio l'Eccellenza, o quelli professionistici giovanili o persino, quelli del settore degli enti di promozione, stride fortemente con la massa del movimento giovanile dilettantistico che da mesi chiede identico trattamento, senza riceverlo.

L'ultimo DPCM, quello dello scorso 26 Aprile, sono state fissate certe riaperture. Scadrà solo il 31 Luglio, ma nel frattempo si spera che qualcosa possa mutare, che il miglioramento della situazione generale favorisce un allentamento delle misure. Piano piano stanno riapirendo al pubblico gli impianti in diversi sport, magari con capienza ridotta, non si capisce perchè lo stesso non possa avvenire per il calcio giovanile. Con questo, magari contingentato (così come era, ricordate, a settembre...) si dovrebbe pensare anche a riaprire gli spogliatoi per dare la possibilità di fare le docce al termine degli allenamenti o delle partite.

Altrimenti continuamo a pensare che prosegua il diverso trattamento (cosa assurda e inaccettabile) tra chi fa calcio a livello professionistico (o di interesse nazionale, chiamatelo come vi pare...) e la base del movimento. Come se il virus "scegliesse" dove andare a colpire. E se ci fosse bisogno di fare tamponi prima di giocare anche per i più piccoli, che si facciano, sappiamo che sono tanti i genitori che non avrebbero problemi in tal senso, pur di rivedere in campo i propri figli.

Attendiamo dunque, fiduciosi, che arrivino buone notizie...

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  Scritto da Gino Mazzei il 11/05/2021
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