"Che IPOCRISIA in certi PRESIDENTI,torniamo ai veri valori del CALCIO"
Le accuse del Direttore Generale del Centro Formazione Calcio Fabrizio Mancini che apprezza la lettera della Rinascita Doccia
Ha avuto vasto eco la lettera aperta a tutto il movimento calcistico della regione pubblicata dalla società Rinascita Doccia (LEGGI QUA), e TOSCANAGOL vuole aprire un tavolo di confronto su tante tematiche.
A tal proposito accoglie il nostro invito Fabrizio Mancini, Direttore Generale del Centro Formazione Calcio, che plaude l'iniziativa ed i concetti del Rinascita Doccia, ma non risparmia però molti attacchi a diversi addetti ai lavori.
In questo momento così particolare, sono molti coloro che riflettono sul futuro del calcio giovanile e dilettantistico. Lo fanno interrogandosi sul da farsi per poter ripartire, quando questo potrà avvenire, nel migliore dei modi.
Si leggono e si ascoltano molte dichiarazioni. Parole, manifesti d'intenti, lettere aperte. Fiumi di parole che si accavallano e si susseguono in un frastuono assordante di retorica e luoghi comuni.
Molto di ciò che ascolto e di ciò che leggo fa esclusivo riferimento all'ambito più strettamente economico. In questo senso fa un certo effetto ascoltare o leggere Presidenti che senza alcun pudore sbandierano la missione sociale delle loro società e per questo rivendicano un aiuto consistente dalle Istituzioni. Peccato che queste stesse persone presiedono società che nel pieno del primo lockdown si affannavano a fare campagne acquisti di bambini nati l'altro giorno. Peccato che appena usciti dal lockdown si affrettavano ad organizzare presentazioni di giovani calciatori scimmiottando quelle dei più prestigiosi club professionistici. Peccato che questi stesse persone presidono società che solo un mese fa non hanno mosso foglia allorché uno dei tanti DPCM che si sono susseguiti, generò una palese disuguaglianza fra bambini e ragazzi che partecipavano ai campionati regionali (potevano giocare) e quelli che invece partecipavano all'attività provinciale (non potevano giocare).
Peccato che queste stesse persone presiedono società che in contrasto con le direttive del DPCM e le specifiche della FIGC hanno deciso autonomamente di interrompere l'attività privando i bambini e i ragazzi loro tesserati del sacrosanto diritto di fare sport in sicurezza, ovvero con allenamenti individuali e distanziati. E potrei proseguire.
Oggi, a fronte di quanto sopra, questi stessi Presidenti rivendicano la missione sociale dei loro club e parlano solo di contributi straordinari e aiuti economici dalle istituzioni, per altro assolutamente necessari se si vuole fare ripartire lo sport dilettantistico.
Fortunatamente in questo immenso oceano di ipocrisia si è levata una voce più profonda e sensibile. È stata quella del Rinascita Doccia che in una bellissima lettera aperta, ha posto l'accento sulle anomalie e sugli aspetti ormai decadenti che inquinano da troppo tempo il mondo del calcio giovanile e dilettantistico. Lo ha fatto inserendoli opportunamente nell'attuale contesto socio-culturale e lo ha fatto chiedendo che nella ripartenza ci si concentri, oltre che sugli ineludili risvolti più puramente economici, anche e soprattutto nel ristabilire una nuova (o vecchia) morale, una nuova (o vecchia) etica.
Quello del calcio giovanile e dilettantistico è un mondo che ha necessità urgente di tornare ad essere un microcosmo valoriale in cui trasmettere per davvero valori ed esempi positivi. Ecco perché accolgo con piacere quanto contenuto nella lettera aperta del Rinascita Doccia, e se necessario mi metto a completa disposizione per declinarla nei suoi vari intendimenti.
Realisticamente credo che sia una magnifica illusione, ma mai come adesso c'è bisogno in ogni ambito di pulizia e c'è la necessità stringente di credere in un cambiamento.
Su queste basi io ci sono e ci sarò sempre.
Fabrizio Mancini
Direttore Generale Centro Formazione Calcio