Andrea VENTURI e la nuova AVVENTURA al GHIVIZZANO BORGOAMOZZANO
"Non mi sarei mai aspettato di venire via dalla Folgor Marlia, qui vogliamo formare un settore giovanile di qualità"
Dopo tre anni in biancoceleste ed un matrimonio che sembrava solidissimo, in estate Andrea Venturi e la Folgor Marlia si sono sorprendentemente separati. Così, per Venturi si sono spalancate le porte di una nuova avventura, che lo ha portato a diventare il nuovo Direttore Generale del Settore Giovanile del Ghivizzano Borgoamozzano.
Nessuno si sarebbe aspettato le dimissioni dalla Folgor Marlia. Che cosa è successo? “Ad essere sincero neppure io mi sarei aspettato tutto ciò che è avvenuto - dichiara Venturi - ho iniziato circa tre anni fa un progetto molto impegnativo con il club biancoceleste, che prevedeva la totale ricostruzione di quattro categorie, 2001, 2004, 2006 e 2008 perché le avevano perse. Ci eravamo prefissati di rivalorizzare anche la scuola calcio sia dal punto di vista numerico che organizzativo. Fortunatamente assieme a tutto lo staff dirigenziale in pochissimo tempo abbiamo raggiunto gli obbiettivi e non solo, è stata avviata una collaborazione con il Torino calcio diventando una loro Accademy. Purtroppo nel mese di luglio dopo un colloquio con il presidente qualcosa si è incrinato ed ho deciso non vi fossero più i presupposti per continuare la collaborazione. Tutto ciò è avvenuto senza comunque intaccare i rapporti personali con nessuno, almeno da parte mia. Ringrazio comunque la Folgor Marlia per questi anni passati insieme perché mi ha permesso di maturare sotto il profilo professionale e di conoscere persone qualificate sul mondo del calcio. Un ringraziamento personale lo rivolgo a Matteo Landucci, instancabile segretario, alla cui figura spesso non viene dato il giusto valore, ma vi assicuro che sarebbe un valore aggiunto per qualsiasi società”.
Dopo l’addio alla Folgor Marlia l’iniziale intenzione di Venturi era quella di prendersi un anno sabbatico. “Nel momento in cui si è sparsa la voce delle mie dimissioni sono stato contattato da molte società e non nego che la cosa mi ha gratificato molto, perché significa che con gli anni mi sono guadagnano la stima di molte persone e per correttezza sono andato a parlare con tutte, ma non era mia intenzione almeno per questa stagione rientrare in pista, quindi pur ringraziando ho rifiutate tutte le proposte”.
L’approdo alla nuova società è arrivata quasi “per caso”. “Nei giorni a seguire si sono verificati eventi a dir poco particolari. Incontrando persone legate al mondo del calcio sono venuto a sapere che circolava il mio nome nella società Ghiviborgo, le cosiddette voci di corridoio, così ho chiamato l’amico Corrado Ferracuti, visto il suo trascorso e le conoscenze nel club della Media Valle, per sapere quanto di fondato vi fosse in queste voci, che poi ho scoperto essere infondate, e mi ha organizzato un incontro con il presidente Moreno Guidi ed Emilio Volpi. Una volta incontrati ho subito percepito l’importanza di questo ambizioso progetto e le potenzialità che ha la società Ghiviborgo: una prima squadra che milita in Serie D, una categoria di Juniores Nazionali, un settore giovanile di tutto rispetto ed una scuola calcio numerosissima rappresentata dalla Valle del Serchio”.
Quali sono le aspettative? “L’obbiettivo principale sarà quello di formare un settore giovanile di alta qualità, formando ragazzi che con il tempo potranno supportare la nostra Juniores e magari anche la prima squadra. Cercare di portare in società categorie di prestigio come le regionali sarà un altro passo importante, servirà sicuramente tempo e sarà la conseguenza di un lavoro svolto quotidianamente sul campo che coinvolgerà tutto lo staff dirigenziale e tecnico. Sicuramente i mezzi per realizzare tutto ciò ci sono, a partire dalle strutture come il prestigioso impianto in sintetico di Ghivizzano dotato di tutti i confort che presto dovrebbe essere a disposizione della società, ai tre pulmini che il Ghiviborgo dispone per andare a prendere i ragazzi che abitano lontano dalle strutture di gioco”.
Venturi è molto motivato per questa nuova avventura. “Personalmente mi sono messo a disposizione della società, la quale mi ha dato carta bianca per quanto riguarda il mio ruolo da Direttore Generale. Ovviamente intendo confrontarmi con tutte le figure presenti nell’organigramma societario senza imposizioni né prevaricazioni perché solo un confronto costruttivo e una scambio di idee porta alla lunga la realizzazione di un progetto. Concludo dicendo che stiamo organizzando una riunione con tutti i nostri allenatori per fare una programmazione tecnica, seguirà anche una sorta di presentazione con ragazzi e genitori di ogni categoria per renderli partecipi dei nostri programmi e progetti futuri”.