"Tanti proclami e ora risultati pessimi per la Lucchese femminile"
Lex presidente dell'ACF Lucchese Marco Chiocchetti attacca senza mezzi termini la società rossonera
“Chi in questi giorni avesse voluto conoscere il risultato dell’esordio della formazione della Lucchese Libertas che milita nel massimo campionato di calcio rosa a Lucca, se non l’ha cercato non ha avuto la possibilità di saperlo".
Ironizza Marco Chiocchetti, l'ormai ex presidente dell'ACF Lucchese, società che ha cessato l'attività nel calcio femminile dopo anni di onorata militanza anche in serie B. "Si tratta di una dimenticanza oppure della volontà di nascondere, dopo una estate di proclami, auto rivendicazioni di conoscenze e capacità, con presunte certificazioni che provengono da patentini che sono stati concessi un po’ generosamente, una realtà imbarazzante?"
Chiocchetti non bada al sottile e prosegue nel suo attacco alla Libertas Lucchese. "Giudicando dai risultati, è certamente il maldestro tentativo di evitare la vergogna di scrivere che la grande squadra finalmente allestita a Lucca per lanciare il calcio femminile all’ombra delle Mura, con il prestigioso marchio della Libertas, ha perso 11-0 la prima partita di campionato di serie C contro il S. Marino, che non dovrebbe essere nemmeno una squadra eccezionale".
E ribadisce. "Con questi undici, le reti al passivo della squadra sopracitata ammontano a 21 in tre gare ufficiali , una media discreta per una formazione che doveva “finalmente” portare il calcio femminile serio a Lucca e che gioca addirittura al Porta Elisa, proprio quello stadio negato dai dirigenti rossoneri alle finali del torneo giovanile del Settembre Lucchese".
Infine una riflessione. "Continuo a pensare che la nostra esperienza, che ci ha portato al 5° posto in B lo scorso anno prima di dover abbandonare la gloriosa storia dell’Acf Lucchese, sarebbe stata utile per fare crescere davvero il calcio femminile a Lucca. Probabilmente, quando passeranno di moda certi atteggiamenti e si tornerà a mettere al centro lo sport e i suoi valori e non i discorsi , allora, forse, si potrà ricostruire qualcosa di serio e importante”.