Tanto entusiasmo a LUCCA per la presentazione del nuovo STAFF TECNICO
SERIE D, l'allenatore Francesco Monaco non ha dubbi: "Ringrazio chi ha creduto in me e ha permesso a questa piazza di poter fare ancora nuovamente calcio"
Un lungo applauso ha salutato l'ingresso in sala stampa allo stadio Porta Elisa di Lucca di Francesco Monaco (NELLA FOTO IN ALTO), presentato ufficialmente come nuovo tecnico della squadra rossonera che ripartirà dalla serie D. Per lui un vero e proprio ritorno a casa dopo oltre oltre 18 anni. Francesco Monaco aveva già sfiorato il suo rientro a Lucca in vesti di allenatore, ma l'occasione giusta è arrivata solo con il terzo fallimento e la ripartenza a opera del gruppo di Mario Santoro e soci. Con lui tutto il nuovo staff, formato da ex calciatori rossoneri e da personaggi che hanno fatto la storia del club che tornano anch'essi.
"Devo ringraziare doppiamente tutti coloro che hanno creduto in me - ecco le prime parola di Monaco - , sia per la scelta sia per avere permesso alla Lucchese di iscriversi: tornare qui è un sogno. Ho dato subito la mia disponibilità a prescindere dalla categoria, qui ho vissuto gli anni più importanti della mia carriera, poi ci sono passato da vice allenatore. Sarà un anno particolare, si parte in ritardo ma la voglia di lavorare non ci manca, inizieremo la prossima settimana e dovremo sbagliare il meno possibile".
Monaco spiega che "abbiamo firmato un contratto biennale con un opzione per il terzo. Poi è chiaro che tutto dipenderà dai risultati. Da martedì inizieremo con tanti ragazzi in prova, Deoma dovrà essere bravo, e lo è, a metter sotto contratto alcuni giocatori, il campionato inizia il primo settembre e sarà dura per tutti, solo la prima sarà promossa. Il nostro obiettivo è di allestire una squadra dignitosa. A Lucca però c'è tanto voglia di risalire e cercheremo di accontentare i nostri tifosi, con il massimo impegno e la massima umiltà. Se sono un offensivista o privilegio la difesa? Tutte le mie squadre hanno sempre avuto attaccanti che hanno fatto tanti gol. In Serie D dovranno giocare quattro under, dovremo cercare di averne almeno tre per ruolo".
Poi è stata la volta degli altri componenti dello staff. Toni Carruezzo ha la sciarpa al collo e spiega i motivi per i quali ha accettato la proposta della Lucchese: "Sono tornato a casa, in questi anni ho vissuto la Lucchese da tifoso e ho sempre dichiarato che se ci fosse stato un progetto serio con persone serie sarei tornato. Il fatto che sia qui seduto, lo dimostra. È chiaro che tra di noi c’è un rapporto di amicizia, ma nei confronti della città abbiamo dei crediti, una città che ci vuole bene, ma che non dobbiamo rischiare di perdere. Cosa penso di poter dare a Francesco Monaco? Io darò il massimo della mia disponibilità, ascoltandolo e soprattutto imparando e consigliandomi con lui. Avremo anche il vantaggio di poter parlare in dialetto pugliese".
Quindi microfono a Gabriele Baraldi che non tornava al Porta Elisa da tempo immemorabile. "Mi occuperò della parte difensiva. Non pensavo di poter rientrare nel calcio, poi mi ha chiamato Daniele e mi sono sentito di voler dare una mano alla causa per l’amicizia che li lega a questi personaggi e per l’amore che ho verso la Lucchese”.