Due paesi e il sogno SERIE C: continua la FAVOLA del GHIVIBORGO
Il racconto della storia di una picccola realtà arrivata in pochi anni su palcoscenici impensabili
Ribalta nazionale per la sorpresa Ghivizzano Borgoamozzano: ad esaltare la splendida cavalcata compiuta sin qui dagli uomini di Guido Pagliuca ci ha pensato anche il Corriere Fiorentino, inserto del Corriere della Sera, con un articolo a firma di Simone Dinelli che riportiamo qua sotto integralmente.
Due piccoli paesi, una sola squadra di calcio e un sogno: la Serie C. Un obiettivo inimmaginabile appena sei anni fa. Il GhiviBorgo, formazione della Valle del Serchio nata nella stagione 2012/13 dalla fusione fra il Ghivizzano e il Borgo a Mozzano, a una sola giornata dal termine del girone d’andata, è in testa alla classifica del girone E di Serie D. Certo, la strada è ancora lunga, ma il ruolino di marcia dei biancorossi di mister Guido Pagliuca - ex allenatore, tra gli altri, della Lucchese - non può che far sognare i tifosi: 40 punti in 18 partite.
Il cammino del Ghiviborgo è partito sei anni fa, per una necessità condivisa. "Nel 2012 - spiega Emilio Volpi, segretario del club e storico dirigente del Ghivizzano, prima ancora che del GhiviBorgo - ci siamo trovati a parlare con i vertici del Borgo a Mozzano: noi eravamo nel campionato di Eccellenza e loro in quello di Promozione. Entrambi, con sempre meno risorse economiche e un pubblico modesto. Ci siamo detti: perché non unire le forze e creare una squadra unica, più solida e competitiva?". Con tanti saluti al "campanile", ancora ben radicato in Valle del Serchio: Ghivizzano e Borgo a Mozzano distano 8 chilometri e fanno parte di due Comuni diversi (Ghivizzano è una frazione di Coreglia Antelminelli, Borgo a Mozzano è un Comune a sé), arrivando a contare circa 3.500 abitanti in tutto.
La squadra è partita dall’Eccellenza, centrando in due anni, attraverso la finale playoff e il successivo ripescaggio, la Serie D. "Un’annata incredibile - ricorda Volpi - prima la vittoria in Sardegna in semifinale col Castiadas, seguita dalla finale con il Ravenna, una squadra che ha visto più volte la Serie B. Poi tre campionati di Serie D e la stagione attuale, che sta regalando soddisfazioni enormi".
Nella società del GhiviBorgo guidata dal presidente Fabrizio Nieri spicca il nome di un vero e proprio big della politica toscana e del Pd, l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, consigliere del club biancorosso. "Remaschi - spiega ancora il segretario - è di Ghivizzano, ha sempre fatto parte della nostra società ed è un vero amante del calcio. Segue la squadra con puntualità e porta un prezioso contributo di competenza ed esperienza: una figura cardine per noi".
Passando ai giocatori, fra i nomi da segnare in agenda quest’anno ci sono Ugo Dell’Orfanello, giovane esterno classe 2000 che Pagliuca ha pescato dalla Juniores, e il bomber Raffele Ortolini: per loro sono arrivate offerte da club importanti come Reggiana e Cesena, ma hanno scelto di rimanere qui. E questo la dice lunga sulle intenzioni del GhiviBorgo. Fra l’altro, a conferma della stagione magica che il club sta vivendo c’è il primo posto della formazione Juniores nazionale, guidata da una vecchia conoscenza della Fiorentina come Daniele Giraldi. La squadra può contare anche su due tifosi eccellenti: Giovanni Di Lorenzo, terzino dell’Empoli alla sua prima stagione in Serie A, cresciuto a Ghivizzano, e Federico Mattiello, esterno del Bologna al suo secondo campionato da titolare nella massima serie (lo scorso anno era alla Spal), originario di Borgo a Mozzano. Gli unici due giocatori di Serie A della Valle del Serchio provengono proprio da questi due paesi: sarà un caso?
Simone Dinelli
Fonte: Corriere Fiorentino