GAIA NANNELLI: "La LIBERTAS è una bellissima FAMIGLIA"
Serie D femminile, il difensore rossonero parla del campionato e del calcio femminile in generale
Ha solo venticinque anni, di professione fa la segretaria nella ditta di famiglia, ha iniziato a giocare quando aveva la tenera età di undici anni nel FC Firenze, per poi approdare alla Libertas come difensore, lei è Gaia Nannelli.
Quando aveva diciassette anni il difensore rossonero aveva deciso di allontanarsi dal mondo calcistico, ma grazie alla sorella Daria, anch’ella giocatrice della Libertas, è riuscita a trovare la voglia di ricominciare a giocare. “Non avevamo mai giocato insieme. Condividere il campo, condividere le vittorie, le sconfitte, le arrabbiature, lo stress e la gioia è veramente bello. È come dividere un emozione a metà ma provarla doppiamente”.
È da quest’anno che Nannelli gioca per la Libertas. “Non sapevo a cosa andassi incontro - rivela Gaia - ma ad oggi posso sicuramente dire che la Libertas è una bellissima famiglia. Le ragazze, beh, le adoro. Sono tutte giovani, simpatiche e determinate a raggiungere l’obbiettivo comune”.
Nella quattordicesima giornata di campionato di serie D, le ragazze della Libertas si sono scontrate con il Marzocco Sangiovannese, concludendo la partita in parità. “Il campionato sta andando bene anche se mi rode parecchio il pareggio di domenica. È stata una partita difficile in un ambiente molto ostile, dovevamo intimorirle e attaccare e invece le abbiamo lasciate giocare troppo facendoci condizionare”.
Grazie alla comunicazione, La Libertas e più in generale il calcio femminile, sta avendo grande visibilità e importanza, in merito a ciò il difensore Nannelli afferma che “la comunicazione ha fatto sì che il calcio femminile sia esploso a livello di visibilità, ma mi auguro che possa aumentare sempre più, perché proprio come il calcio maschile anche noi ragazze vorremmo avere le stesse gratificazioni e riconoscimenti”.
Far parte del calcio femminile per Gaia, significa andare incontro a degli stereotipi “imbarazzanti”, per tanto vorrebbe che molte ragazze si avvicinassero al mondo del calcio femminile con fermezza e convinzione, mettendoci soprattutto il cuore.