Il presidente del ROSELLE: "Al ritorno DISTRUGGIAMO il paese"
Scontro aperto tra il Seravezza e Simone Ceri, che avrebbe anche pronunciato frasi choc sulla strage di Sant'Anna di Stazzema
Il Seravezza Pozzi, squadra che partecipa all’Eccellenza, va all’attacco del presidente del Roselle (provincia di Grosseto) Simone Ceri. Un fatto che va al di là del contesto sportivo, perché secondo la società versiliese Ceri avrebbe pronunciato frasi choc sulla strage di Sant’Anna di Stazzema. E manifestato “l’intenzione di organizzare in occasione della partita di ritorno di campionato un pullman per distruggere il paese di Seravezza”. Parole dette in occasione della semifinale della Coppa Italia di Eccellenza tra Roselle e Seravezza, mercoledì scorso.
A identificare Ceri la società sarebbe arrivata in un secondo momento: i dirigenti del Seravezza scrivono di non aver capito subito chi era il signore che si trovava sopra la cassetta elettrica. E che avrebbe pronunciato anche la frase “Queste m... abitano vicino a Stazzema, dove hanno ammazzato quelle persone, ne dovevano ammazzare di più e dovrebbero ammazzare anche loro, bastardi”. Poi hanno saputo che era Ceri. E ne sono rimasti sbalorditi.
Lo hanno scritto a lui stesso, chiedendogli di scusarsi, e agli organi di informazione, precisando che a Seravezza sarà ben accolto e che i dirigenti saranno ben felici di farlo incontrare con alcuni superstiti della strage. “Nella vita sono abituato ad assumermi la responsabilità di ciò che faccio e di ciò che dico, non di ciò che non ho fatto e non ho detto”, dice Ceri.
Poi il presidente entra nel merito: “È vero, in un momento di trance agonistica ho detto quella infelice frase riguardante la partita di ritorno in campionato e di questo mi scuso pubblicamente”. Il presidente invece nega di avere mai pronunciato frasi collegabili alla strage nazista di Sant’Anna di Stazzema: “Ho semplicemente detto che confondo sempre Seravezza con Stazzema senza nessun altro riferimento a un episodio assolutamente deprecabile, qualcuno ha capito male o ha voluto capire male. Domenica scorsa nella partita di campionato contro l’Urbino Taccola abbiamo giocato con il papavero sulla maglia: è un simbolo che adottano i club inglesi, il cosiddetto poppy, un emblema dedicato ai caduti delle forze armate, noi lo abbiamo fatto per solidarietà e non mi sembra che l’esercito inglese sia stato alleato o amico dei nazisti. E non è il primo anno che adottiamo questa iniziativa”.
Poi Ceri annuncia: “Rimetterò il mandato di presidente al consiglio che valuterà e deciderà se confermarmi oppure no nel ruolo di presidente”.
Quindi aggiunge: “Io non riesco a scindere il ruolo di presidente da quello di tifoso perché sono sostanzialmente il primo tifoso della mia squadra. Se la società dovesse decidere che la mia figura non è compatibile con quella di presidente io continuerò ad essere presente sulla cassetta perché non smetterò di tifare”.
Fonte: Il Tirreno
Questa la lettera inviata dal Seravezza al Presidente del Roselle Simone Ceri:
Egregio Sig. Presidente,
Le scriviamo a nome del Consiglio Direttivo dell’Asd Seravezza Pozzi che riunitosi dopo l’incontro di calcio di Coppa svoltosi presso il vostro campo sportivo di Roselle vuole precisare in merito ad alcune dichiarazioni da Lei esternate durante la gara di calcio.
Premesso che la gara si è svolta nell’assoluto rispetto sportivo e che nulla dobbiamo recriminare sulla più che meritata vittoria del A.C. Roselle, dobbiamo però esternarLe la nostra assoluta incomprensione in merito a delle dichiarazioni da Lei dette durante la gara e precisamente al fatto che intende organizzare, in occasione della partita di ritorno di campionato, “un pullman per distruggere il paese di Seravezza”, non cito le pesanti offese fatte ad alcuni nostri giocatori durante l’incontro insieme a quattro suoi amici che si trovavano con Lei ed ancora, alla più grave offesa rivolta alla nostra Segretaria che aveva il compito solo di effettuare il conteggio dell’incasso come da indicazioni della FIGC Regionale.
All’inizio della gara avevamo considerato un atteggiamento tipico dei tifosi un po’ scalmanati che spesso si incontrano nei vari campi sportivi (non sapendo che la persona che si trovava sopra una cassetta per la distribuzione dell’elettricità e che era il principale artefice di tali dichiarazioni fosse addirittura il Presidente dell’A.C. Roselle).
I nostri dirigenti che si trovavano poco lontani da questi quattro tifosi hanno inoltre sentito chiaramente che quel signore che si trovava sopra la cassetta elettrica dichiarava: “queste merde abitano vicino a Stazzema, dove hanno ammazzato quelle persone, ne dovevano ammazzare di più e dovrebbero ammazzare anche loro, bastardi”, sono parole disdicevoli che offendono la dignità dell’uomo ed in particolare chi ha subito uno strazio così grande come gli abitanti di Sant’Anna di Stazzema dove 560 persone inermi sono state uccise senza nessuna colpa.
Appreso successivamente che quel Signore sulla cassetta elettrica era proprio il Presidente dell’A.C. Roselle, siamo rimasti esterrefatti di quanto dichiarato e Le chiediamo con forza di scusarsi di quanto detto, ben felici quando verrete a trovarci a Seravezza per disputare l’incontro di ritorno di campionato (dove sarà bene accolto dai nostri dirigenti e addetti) di farla incontrare con alcuni superstiti di Sant’Anna o se preferisce andare in visita in quel paese martoriato, così potrà capire quanto sono gravi le parole da Lei dette.
Siamo altresì sicuri che gli abitanti della frazione di Roselle non condividerebbero le sue dichiarazioni e lo hanno dimostrato durante l’incontro per il loro comportamento corretto, sportivo e amichevole dimostrato nei nostri confronti.
Non riusciamo a capire quale sia l’astio che prova nei nostri confronti o se questo è un suo atteggiamento abituale.
Le saremmo veramente grati se volesse con un Suo gesto o parole scusarsi di quanto dichiarato non nei confronti dell’Asd Seravezza Pozzi Calcio ma nei confronti dei pochi abitanti di Sant’Anna e del Comune di Stazzema dove tutti gli anni e precisamente il 12 Agosto viene celebrata la ricorrenza dell’eccidio ed anche in questa occasione potrebbe essere nostro ospite ed in ultimo ci conceda un consiglio nei suoi confronti:
sappiamo quanto sia dispendioso e impegnativo presiedere e gestire una società sportiva dilettantistica, e sicuramente Lei lo fa con grande impegno portando una società come il Roselle calcio agli albori della categoria regina della regione, ma provi a separare l’essere tifoso ad essere dirigente di una società, questo aiuta a migliorare il calcio dilettantistico e goderci meglio le gare sempre con il risultato che vinca il migliore.
Cordiali saluti.
ASD Seravezza Calcio
Il Consiglio Direttivo
NELLA FOTO SIMONE CERI