"Il GUBBIO ha qualcosa in più per vincere il campionato"
SERIE D GIRONE E, parla CICCIO BAIANO che in questa stagione ha guidato lo SCANDICCI
A Gubbio lo abbiamo visto giocare da avversario nel 2004. Giocava con la maglia della Sangiovannese. Prima in campionato in un pirotecnico 2-2. Poi ai playoff dove riuscì a segnare un gran gol al volo, nel 2-1 in favore dei rossoblù di Galderisi all'andata. Ma nel ritorno si imposero per 1-0 i valdarnesi allora allenati da Sarri e così passarono il turno. Stiamo parlando di Francesco Baiano.
Che ricorda di questi incontri? "Sicuramente ho un bel ricordo. Il Gubbio era una di quelle squadre più forti di quel torneo e alla fine l'abbiamo spuntata noi insieme con il Grosseto (per salire in serie C1 ndr). Mi ricordo di gare difficili con il Gubbio perchè era una squadra molto attrezzata. Oltretutto Gubbio è una piazza molto importante, di sicuro una delle piazze più importanti di quella serie C2".
Lei conosce bene il girone E di serie D perchè proprio in questo campionato ha allenato lo Scandicci. Domenica c'è Gubbio contro Sangiovannese. Un suo giudizio? "Ho visto il Gubbio quest'anno almeno un paio di volte e ho visto la Sangiovannese per tre volte. Penso che il Gubbio sia la squadra più attrezzata di questo campionato, però se la sta giocando con il Gavorrano, un'altra compagine a mio parere che è stata attrezzata per vincere. Però in questo momento ha qualcosa in più il Gubbio, in particolar modo perchè nel mercato invernale ha inserito dei calciatori molto importanti nel suo organico e tutto ciò ha comportato di far accrescere la consapevolezza di centrare un solo obiettivo, cioè quello di vincere questo campionato".
Ma Baiano ha avuto un'importante carriera da calciatore. Con la Sangiovannese ha avuto come tecnico Maurizio Sarri che ora si trova a Napoli, che tra l'altro è la sua città. Un suo parere? "Quello che ho sempre pensato di Sarri, ovvero che è un predestinato. Anche in serie C2 con noi faceva le stesse cose che sta facendo adesso a Napoli. Non lascia niente di intentato, prepara molto bene le partite, guarda tantissime partite, perciò è un allenatore molto preparato. Tuttavia per arrivare a certi livelli ci vuole anche un po' di fortuna perchè un allenatore deve trovare delle squadre che possono esaltare il suo modo di vedere il calcio: questo è successo ad Empoli, ma era già successo ad Alessandria. Ha fatto tanta gavetta, ma questa gavetta lo ha portato ad allenare l'Empoli e poi il Napoli. Di certo Sarri merita tutto quello che sta vivendo".
Baiano è cresciuto nelle giovanili del Napoli, e ha avuto la fortuna di allenarsi e giocare con un certo Diego Armando Maradona. Cosa ci può raccontare in proposito? "Non posso che parlarne bene di questo calciatore. É stato subito un mio fan più acceso: il sabato noi giocavamo a Soccavo, era sempre presente alle partite della Primavera e lui si metteva addirittura dietro la porta. A me mi diede questo nomignolo: Baianito. Quell'anno feci 22 gol in Primavera, in una squadra dove ero il più piccolo: io sono del 1968, giocavo insieme a calciatori del '63 e del '64. L'anno dopo poi andai in ritiro con la prima squadra, purtroppo però ho avuto un problema: in quel Napoli ci giocava oltre a Maradona, Careca, Giordano e Carnevale. Forse sono nato nel periodo sbagliato per giocare nel Napoli: se fossi nato dieci anni dopo potevo affermarmi nella mia città".
Tuttavia Baiano ha giocato pure con la Fiorentina, ma la consacrazione è arrivata con il Foggia di Zeman con quel tridente favoloso formato con Rambaudi e Signori. Non è così? "Un tridente formato da ragazzi giovani, ma di grande valore. Ho bellissimi ricordi. Devo ringraziare il mister (Zeman ndr) perchè mi aveva voluto in un momento delicato dopo un periodo di Avellino dove fu un disastro: mi volle a tutti i costi e in due anni realizzai 38 gol. Un qualcosa di molto importante per me".
Ma Baiano è stato convocato anche con la maglia Azzurra dove c'erano i vari Baresi, Zola, Maldini e Ancelotti. Niente male, no? "L'aspirazione di ogni calciatore è indossare quella maglia perchè rappresenta il tuo paese. Sono stato orgoglioso di questa chance. É il massimo. Diventa un'apoteosi quando si sente suonare l'inno dei Mameli".
fonte: www.gubbiofans.it