Un CAMMINO INCREDIBILE: ancora a PUNTEGGIO PIENO nei REGIONALI ELITE
Parla l'allenatore degli Allievi B del Tau Calcio Altopascio Luca Paoletti

Diciassette vittorie su diciassette: e chi se lo sarebbe mai aspettato?! Il Tau Calcio Altopascio è un autentico rullo compressore e viaggia a vele spiegate verso la conquista del titolo regionale Allievi B.
La compagine allenata da Luca Paoletti guida la graduatoria del campionato Elite a punteggio pieno con 51 punti, ben quattordici in più su Affrico e Sestese, appaiate in seconda posizione.
Il tecnico classe 1990 è arrivato quest’estate in amaranto dopo l’esperienza al Pisa. “Nonostante la conferma alla guida dell’Under 16 Nazionale da parte del Direttore Sportivo neroazzurro Dante Lucarelli, con il quale ci siamo lasciati benissimo, ho deciso di lasciare per problemi logistici, oltre che per la nascita di mia figlia. Sono venuto via sapendo di arrivare in un club dove si potesse lavorare molto bene e che non ha niente da invidiare ai professionisti”.
Le sue aspettative sono state confermate? “Sono approdato in una società che non ti fa mancare letteralmente niente, e che ti fa lavorare sempre serenamente senza eccessi di euforia o picchi di depressione. Inoltre, anche su suggerimento mio e di Federico Gandini, entrambi arrivati dal Pisa, il club ha deciso di arricchire per ogni categoria uno staff già comunque ottimamente strutturato. Ad oggi, infatti, ogni squadra amaranto può vantare il match analyst, due preparatori, due collaboratori, dirigenti, fisioterapisti, ogni figura possibile per consentire la crescita del singolo”.
Quali differenze ha trovato tra il Pisa ed il Tau Calcio Altopascio? “Eccezion fatta per Fiorentina ed Empoli, le altre società toscane che negli anni hanno avuto alti e bassi con la prima squadra, non hanno strutture importanti nelle quali lavorare. È questo anche il caso del Pisa, che purtroppo, e non per causa propria, vive queste difficoltà e ad oggi non ha un proprio centro sportivo, ma non si può nemmeno appoggiare a quello di altre società dilettantistiche limitrofe. Qui, invece, con un settore giovanile da sempre fiore all’occhiello, e con una prima squadra che è cresciuta successivamente, oltre allo Stadio di Altopascio abbiamo il bell’impianto di Badia Pozzeveri. A livello di risultati, invece, nei professionisti la crescita del singolo è facilitata dal fatto che non si gioca con l’assillo dei risultati come nei dilettanti, dove ci sono le retrocessioni. Giocare senza pressioni aiuta il ragazzo a rimanere sempre nel positivo, e benché sia normale l’ambizione di non sbagliare mai, non si viene giudicati in base al risultato”.
Passiamo a parlare di un gruppo 2007 che sta facendo faville. “Questo ruolino di marcia era impronosticabile in estate, è una cosa che non si era mai vista prima. Sono arrivato in una società nuova, in un contesto nuovo, e all’inizio è normale che ci sia una fase di assestamento che può portare a delle difficoltà. Risultati alla mano questo non si è visto, ma non è filato tutto liscio come la classifica potrebbe far sembrare”.
Nonostante il percorso netto, Paoletti chiede di mantenere un profilo basso. “Noi viaggiamo per noi stessi e pensiamo di settimana in settimana. Il nostro cammino doveva seminare dei frutti che non pensavamo di poter raccogliere in così poco tempo, e questo ci porta innegabilmente dei vantaggi, ma dobbiamo continuare a lavorare pensando al futuro. La vittoria più grande sarebbe la conferma di tutti e ventidue i ragazzi per la prossima stagione”.
Quali sono le squadre del campionato che le sono piaciute di più? “L’Affrico è davvero completa in tutti i reparti, ma anche la Sestese mi ha fatto una buonissima impressione e contro i rossoblù abbiamo dato vita ad una bellissima gara vinta di misura. Ma ci sono anche tante altre compagini più attardate che contro di noi hanno fatto bene. È un campionato dove non ci sono partite scontate, nonostante quello che la classifica potrebbe far credere”.
Nel prossimo turno il Tau Calcio Altopascio sarà ospite del Margine Coperta, immischiato nella lotta per non retrocedere. “Ho giocato lì ed ho bellissimi ricordi, facemmo anche una finale Scudetto con la categoria Giovanissimi, prima del mio passaggio ad Empoli. All’epoca era dura per tutti giocare contro il Margine Coperta, sarà davvero bello come ogni volta per me tornare lì”.
