Tra DUBBI e CONTRADDIZIONI, ecco la NUOVA PROPRIETA' della LUCCHESE
Conferenza stampa di presentazione in un clima di "ostilità". Il nuovo presidente Giuseppe Longo: "Presto saprete chi sono i nostri investitori: puntiamo a formare una società forte"

E ora? Credere o non credere? Sarà il lungo gioco perverso e sottile che legherà ancora una volta il destino di una società storica come la Lucchese.
Ora la nuova proprietà della Lucchese ha un volto, o almeno, si pensa di averlo visto, anche se i soci, ovvero coloro che dovranno mettere i soldi, ancora non ci sono, o almeno, ci sono, ma al momento il loro nome (e le loro aziende) sono top secret.
Incontro "blindato" in questo tetro e piovoso pomeriggio nella sala stampa dello stadio di Porta Elisa a Lucca. Solo i giornalisti, i fotografi e cameramen potevano accedere: strada chiusa al traffico, imponente servizio di Polizia (ma chi ha voluto tutto questo? Di cosa c'era da aver paura?), persino un cellulare. Un gruppo di tifosi al di là delle transenne al riparo sotto gli ombrelli, spinti dalla curiosità e dall'amore verso questi colori.
Quella curiosità che tutti avevano per capire chi c'è dietro questa Sanbabila srl, una società con il minimo capitale sociale, che si è lanciata in questa avventura, subentrando al gruppo Bulgarella in una Lucchese minata dai debiti e da una classifica nel girone B della serie C davvero preoccupante.
Chi può avere il "coraggio" di salire su una "barca che fa acqua da tutte le parti"? Impresa "titanica", oppure la fine definitiva (l'ennesima) di questo blasonato sodalizio arrivato ai 120 anni di vita.
I volti sono quelli del nuovo presidente Giuseppe Longo, avvocato napoletano, altezza da cestista (nel corso della conferenza confessa di aver praticato basket da giovane) e poi quello del direttore generale Umberto Veli, pure lui avvocato, romano, che dimostra preparazione, ma punta tutte le sue argomentazioni sull'aspetto sportivo, sul mercato da fare, sulla preoccupazione per la classifica della Lucchese.
Certo, sono le preoccupazioni di tutti: una retrocessione sul campo sarebbe un enorme problema e una grande delusione, ma ora la preoccupazione di chi ha a cuore i colori rossoneri è la questione societaria e il futuro che l'aspetta. Capire perchè questi personaggi sono arrivati qua, quali sono i loro "scopi", chi rappresentano, che progetti hanno per "salvare" la Lucchese, ma non solo in campo...
Vengono presentati altri personaggi della nuova proprietà, come Pasquale Matarrese e Umberto Bruno, mentre in un angolo è seduto il direttore sportivo Claudio Ferrarese, confermato al pari dell'allenatore Gorgone.
E le risposte non convincono. Longo e Veli avvertono l'"ostilità" dei giornalisti e ne chiedono anche il motivo. Si chiede dov'è oggi il "chiacchierato" Vitaglione, il primo della nuova proprietà ad arrivare nei giorni scorsi, quello che Longo ammise di non conoscere e che Veli invece dice che sarà un suo collaboratore. Vitaglione che Veli nega essere sia quello implicato nello "scandalo mascherine" con l'ex presidente della Camera Irene Pivetti.
E' chiaro che a Lucca ormai deve esserci una sorta di "prevenzione", meglio chiamarla "legittima difesa", per quanto vissuto in questi anni. E così le domande sono incalzanti e le risposte tutte da interpretare. Come pure certi momenti di difficoltà, dove Veli e Longo rispondono in maniera un po' imbarazzata e anche con qualche contraddizione.
"Abbiamo condotto una trattativa urgente per acquisire la Lucchese - dice Longo - per le condizioni di salute del presidente Bulgarella. Non c'è stato il tempo per dare linfa economica alla Sanbabila, ma presto questo sarà fatto".
Già, ma quando? "Entro quindici giorni saprete tutto, vedrete i nomi di chi finanzierà la società. Rappresentano realtà importanti, stiamo conducendo una "diligence economica. Ognuno risponderà dei suoi debiti, noi per quello che ci competerà da qua in avanti. Non siamo però il "prolungamento" di nessuno".
Si capisce e Longo lo confermerà più tardi nel corso della conferenza, che il gruppo Bulgarella farà fede ai debiti attuali. "Non siamo degli scappati di casa - precisa ancora Longo - siamo venuti qua con un progetto. Tutto si è accelerato per le condizioni del presidente. Non posso rivelare il nome degli investitori, presto li saprete".
Longo spiega anche che "ho letto diverse cose sulla mia persona. Sono stato definito un "pio uomo", solo perchè sono il professionista della Curia di Napoli. Cosa c'entro io con il calcio? Niente".
Domande più "calcistiche" per Veli che sposta la sua attenzione sulla squadra. "Il problema arriva da lontano e sulle ambizioni sbagliate con cui è partito questo campionato. La Lucchese ha perso giocatori importanti che non sono stati adeguatamente sostituiti. Ad oggi l'unico obiettivo realistico è la salvezza. Non abbiamo mai messo in dubbio l'operato dell'allenatore, confidiamo fin da venerdì di fare meglio. I rinforzi arriveranno, ne abbiamo individuati almeno tre, uno per ruolo".
Ma i cronisti incalzano e chiedono come hanno preso il fatto che l'Amministrazione Comunale non li abbia (al momento) voluti conoscere. Risponde Veli: "Lungo da me alimentare polemiche, ma è consuetudine che il primo passaggio in un cambio di proprietà avviene sempre con il Comune. Avevamo capito che c'era questa intenzione, poi hanno cambiato idea, dicendo che nessuno di loro aveva dato il benestere sull'operazione. Noi pensiamo invece di avere informato, ma se il vice sindaco e il sindaco non si parlano, non so il perchè".
Longo tende la mano. "Io sono qua, non ho problemi anche ad andare a incontrarli subito".
E poi tanti argomenti: dalla fideiussione che andrà sostituita entro pochi giorni in Lega, al campo di Saltocchio che non fa parte della vendita, alla questione debiti che non spaventerebbero la nuova proprietà, a Bruno Russo, personaggio storico degli ultimi venti anni in casa rossonera, non fa parte della nuova società. "Abbiamo accelerato la vendita per i motivi detti - dice ancora il nuovo presidente - ma c'è un itinere, non sono arrivati degli idioti da internare".
Poi Veli che dice che sarà un direttore generale a tempo pieno (per lui un contratto di tre anni, sempre per sua ammissione), vivendo a Lucca per gran parte della settimana, annuncia che la sede della società tornerà negli uffici dello stadio e accenna al fatto che lo stadio di Porta Elisa possa essere dotato in futuro di un manto in sintetico, raccontando, con cognizione di causa, i problemi avuti quest'anno dal terreno da gioco. E poi il settore giovanile. "Ci penseremo dal 4 Febbraio, dopo la chiusura del mercato. Da oggi fino al 3 dobbiamo concentrarci su come rinforzare la squadra, poi metteremo mano ad altre cose. Chiaramente per il settore giovanile ci saranno tante cose da sistemare".
Infine la "domanda delle domande": perchè siete venuti a Lucca e c'è un progetto forte che va al di là di questa stagione e che possa veramente dare un assetto societario alla Lucchese? Longo sorride: "C'era la determinazione da parte di certe persone di venire ad investire qua. Entro quindici giorni saprete chi sono. L'obiettivo è di salvare la Lucchese in campo e di creare una società forte".
