SOSPESO il DIRETTORE GENERALE: "Non ha seguito le LINEE SOCIETARIE"
Interruzione della collaborazione tra Firenze Ovest e Dinamo Florentia. Andrea Colzi spiega i motivi

Che qualcosa fosse successo, ce ne siamo accorti circa un mese fa. Sulla pagina facebook della società era riapparso il logo storico, quello con il giglio rosso di Firenze che si incastonava nei colori rossoblù. Non c'era più traccia del nuovo, quello che vedeva uniti, proprio lo stesso giglio e il leone simbolo della Dinamo Florentia, nuova realtà del calcio della zona.
E così riannodando i fili del discorso, siamo tornati indietro a qualche mese, quando Andrea Colzi (NELLA FOTO IN ALTO), lo scorso 9 Agosto (LEGGI QUA) annunciava una sorta di "joint venture" tra le due società.
Tutto invece è finito ed è lo stesso Andrea a confermarcelo, ricevendoci nell'ufficio della sua azienda a Scandicci per spiegarci nel dettaglio cosa sta succedendo. "Purtroppo questo progetto si chiude qua - ecco il suo discorso introduttivo - e lo dico con un po' di amarezza perchè ci avevamo creduto tanto. Abbiamo provveduto a sospendere dall'incarico il nuovo direttore generale Giovanni Lombardi per "malagestio", non avendo nel suo ruolo seguito le linee guida della società. Diciamo che ora stiamo valutando il percorso da intraprendere successivamente, possiamo solo dire che automaticamente si chiude il rapporto con la società Dinamo Florentia".
Colzi precisa anche che "non abbiamo problemi con la Dinamo, bensì con colui che li rappresentava al nostro interno, tanto da fargli assumere il ruolo di direttore generale".
Lo sguardo del patron del Firenze Ovest è in ogni caso sereno. La sua famiglia ha legato il proprio nome alla storia di un club nato nel 1972 che con orgoglio ha sempre "camminato" a testa alta, dimostrando serietà e, soprattutto, solidità. "Come dissi tempo fa, noi cercavamo nuovi personaggi che ci accompagnassero nella conduzione della società. Di questo avevamo bisogno. Senza presunzione, se volessamo fare l'Eccellenza o la serie D, noi avremmo le risorse economiche, ma non è questo che ci interessa. Noi siamo una realtà di quartiere, sappiamo di rappresentare una zona dove ci sono tante difficoltà, non vogliamo mai perdere questo contatto con il territorio e magari rappresentarlo. L'obiettivo di una società come la nostra deve essere quello di non chiudere le porte a nessuno: noi a livello di settore giovanile non facciamo selezione, prendiamo tutti, prevale l'aspetto sociale. E il sogno però è sempre lo stesso, quello di allestire una scuola calcio qualitativamente alta che ci permetta di far giocare i nostro ragazzi nel settore giovanile. Bisogna far questo ricreando un attaccamento alle origini che si è un po' perso e dobbiamo ritrovare".
Tornando alla "vicenda Dinamo Florentia", Colzi vuole precisare un altra cosa. "Noi abbiamo sempre usato il vecchio logo dell'Ovest. Sul materiale però consegnato al settore giovanile è stato stampato il nuovo logo. Per questo dico che sarà sostitutito gratuitamente, stampando nuovamente il giglio rossoblù"
E poi ecco la battuta. "Rimettiamo in gabbia il leone... Lo rimandiamo al circo..."
Ci scherza Colzi, anche se in cuor suo è "ferito" per quanto accaduto nel rapporto con il direttore generale. "Siamo vivi, siamo solidi, questa brutta storia mi ha fatto ritrovare grinta ed entusiasiamo. Quello che è successo ha avvicinato sponsor importanti che stanno valutando di entrare nel Firenze Ovest per partecipare in maniera attiva alla vita della società".
La chiacchierata serve anche per toccare altri aspetti. "Noi in questi anni abbiamo lasciato le porte aperte a tutti, cercando sempre di unire le forze. Per fare calcio servono risorse importanti. Purtroppo invece sul territorio sono nate altre realtà e le forze si sono disperse. Il mio sogno sarebbe di poter gestire la società con quattro-cinque amici ed essere in sintonia. Oggi va però ripensato un modello di calcio per i dilettanti dove, per quanto si conta a livello federale, non raccogliamo in proporzione".
Gestire il Firenze Ovest come un'azienda? "Ci dovrò pensare e magari impostare in maniera diversa il nostro "fare calcio". Noi abbiamo sempre pensato ad una società al servizio del quartiere, senza guardare la categoria di appartenenza, tenendo come unico solo obiettivo quello di dare la possibilità ai ragazzi di fare calcio. La nostra famiglia ha sempre fatto la sua parte, ma se un domani arriva qualcuno che saprà fare meglio di noi, non ci saranno problemi a collaborare o a farsi da parte. Io sono stato giocatore, allenatore, tifoso, finanziatore dell'Ovest, che è una parte di me e della mia famiglia. Noi siamo contenti quando vediamo i nostri bambini che giocano al calcio vicino casa".
Il nuovo direttore generale è stato già scelto. "Quanto prima lo nomineremo. Lo abbiamo individuato in Matteo Ademollo, un ex storico nostro giocatore che è benvoluto da tutti nell'ambiente. Matteo è attaccatissimo all'Ovest e pensiamo che il suo arrivo riscuoterà tanti consensi".
E per il settore giovanile, ora cosa succederà? "La nostra volontà è di confermare il duo Pozzi-Lucchesi. In ottica futura abbiamo iniziato a dialogare con loro perchè siamo convinti che stiano facendo un lavoro straordinario".
