PETARDO colpisce un TIFOSO e la gara viene SOSPESA dopo UNDICI MINUTI
Seconda Girone D, è accaduto in Reconquista-Spartaco Banti Barberino: parlano i due Presidenti
Reconquista-Spartaco Banti Barberino, gara valevole per la settima giornata del Girone D di Seconda Categoria, era un match molto atteso. Purtroppo c’è chi è andato oltre e ci sono stati momenti di grande tensione sugli spalti. Un retaggio purtroppo di quanto avviene nelle categorie superiori.
Alle ore 14,15 circa infatti, presso lo stadio “Alessia Ballini” di Scarperia e San Piero, pochi minuti prima del calcio d’inizio c’è stato un lancio di fumogeni e petardi tra tifoserie contrapposte. Tra i sostenitori del Reconquista sarebbe esploso un petardo che ha ferito un tifoso. La partita è comunque regolarmente iniziata, ma dopo undici minuti è stata sospesa temporaneamente per degli accertamenti dei carabinieri che intanto erano giunti sul posto e, trascorsi quarantacinque minuti di sospensione, come da regolamento, è stata interrotta definitivamente.
A Radio Mugello sono intervenuti i due Presidenti per parlare di questa spiacevole giornata.
Ecco le parole del numero uno dello Spartaco Banti Barberino Bruno Nencini: “È bello avere il supporto dei tifosi, ma dev’essere un tifo vero, in cui si dovrebbe soltanto supportare la propria squadra, non cercare contrasti con i supporters avversari. Bisogna chiedere scusa a tutti coloro che sono accorsi per vedere la partita, tra due squadre che stanno facendo bene, e soprattutto agli addetti ai lavori e ai giocatori che si preparavano da tutta la settimana. È una sconfitta per tutti noi e per lo sport. Esprimo la mia solidarietà al ragazzo colpito, fortunatamente per lui non si tratta di niente di grave. Già che la partita era iniziata, a mio parere si sarebbe potuto portarla tranquillamente in fondo, probabilmente sarebbe venuto meno tutto questo clamore, ma ovviamente ci siamo attenuti alla decisione del direttore di gara. Adesso penso che potrebbe essere comminata una multa ad entrambe le società, una squalifica del campo o anche dei punti di penalizzazione”.
Queste, invece, le dichiarazioni del Presidente del Reconquista Elia Parrini: “Innanzitutto chiedo scusa a tutte le persone accorse e che non hanno potuto vedere la partita. Ho parlato un po’ con i miei tifosi, i supporters avversari si sono avvicinati e questo non sarebbe dovuto accadere, sono partiti i classici sfottò calcistici che ci possono stare, fino al momento di lancio di materiale pirotecnico concluso con una serie di esplosioni. Io avevo fatto lunedì richiesta di forza pubblica, mentre venerdì, avendo saputo della presenza degli ultras avversari, avevo richiesto l’intervento sul posto di una pattuglia dalle 13,15 in poi. Mi era stato dato l’ok da parte dei Carabinieri, poi non si sono presentati sul posto”.
Proprio il Reconquista ha rilasciato anche un comunicato dopo i fatti accaduti a firma proprio del presidente: "In merito agli eventi verificatisi prima dell'inizio della partita Reconquista - Barberino, desideriamo esprimere il nostro disappunto e condannare fermamente i comportamenti tenuti da alcuni "pseudotifosi". Il calcio dilettantistico dovrebbe rappresentare un'occasione di festa, un momento di condivisione e divertimento, non certo un luogo di pericolo o tensione".
"ASD Reconquista prende nettamente le distanze da ogni forma di violenza e riafferma il proprio impegno a favorire un ambiente sereno e sicuro, in linea con i valori autentici di questo sport. La sicurezza dei tifosi, delle famiglie e dei bambini che ogni domenica scelgono il nostro impianto sportivo resta e resterà sempre la nostra priorità assoluta".
Siamo consapevoli dell'estraneità della società ospite che come noi desidera fare chiarezza su quanto accaduto e collaborare attivamente per individuare i responsabili.
Rinnoviamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione al nostro tifoso che è rimasto coinvolto e confermiamo il nostro impegno costante per garantire che il nostro impianto sportivo resti un luogo sicuro, aperto e inclusivo per tutti".