"Fatto qualcosa di LEGGENDARIO, ora vogliamo STARE in questa REALTA'"
Promozione Girone B, i segreti dell'ascesa della Ginestra Fiorentina raccontati da capitan Francesco Giannelli
La scalata compiuta negli ultimi anni dalla Ginestra Fiorentina è sotto gli occhi di tutti: dal 2021/2022 ad oggi la società è passata dalla Seconda Categoria alla Promozione e, al debutto, si sta facendo ben valere anche in questa nuova realtà. Dopo sette giornate, infatti, la compagine allenata da Maurizio Rizzo si trova al sesto posto del Girone B con 11 punti raccolti.
Uno dei grandissimi protagonisti dell’ascesa della Ginestra Fiorentini è senza dubbio capitan Francesco Giannelli, centrocampista di grande esperienza classe 1987. “Ho iniziato a giocare nei dilettanti nella stagione 2006/2007 nel Montelupo, che militava in Promozione, e sono rimasti lì fino al 2013. Successivamente ho vissuto una piccola parentesi a San Miniato in Promozione, ma al mercato di dicembre sono andato alla Pecciolese, dove abbiamo raggiunto una salvezza storica vista la situazione deficitaria di classifica, sempre in Promozione. Sono rimasto a Peccioli per tre anni e sono stato il capitano della squadra. Per motivi prettamente logistici sono poi tornato a Montelupo e dopo tre anni giocati lì sono andato alla Larcianese nel 2019/2020. Infine, nella stagione 2021/2022, sono approdato alla Ginestra”.
Che tipo di giocatore è Giannelli? “Ho sempre fatto la mezzala e sono sempre stato un giocatore di grande corsa e grande dinamismo, l’inserimento da dietro è stata una delle mie qualità più grandi insieme alla facilità di corsa e all’abilità nel gioco aereo. Negli ultimi anni gioco come basso in un centrocampo a tre. Ho conosciuto tanti giocatori, porto dentro qualcosa di tutti loro e credo che a loro modo abbiano contribuito ad insegnarmi qualcosa sia dentro che fuori dal campo. E ho vissuto un cambio generazionale importante”.
Come è nata l’avventura con questi colori? “Sono arrivato alla Ginestra un po’ per scherzo, perché la mia intenzione era quella di smettere. L’attuale mister Maurizio Rizzo, che avevo avuto a Montelupo come secondo, mi convinse ad andare lì. Inoltre c’era anche come Direttore Sportivo Daniele Speranza, amico da una vita e con il quale avevo giocato diversi anni. Così ho deciso di avventurarmi in questo nuovo progetto. Dal primo giorno che sono arrivato il mio obiettivo era quello di arrivare con la Ginestra in Promozione e poter giocare il derby con il Montelupo. Oggi sono davvero felice perché, con tanti sacrifici, questo desiderio si è avverato. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente tutta la squadra, perché abbiamo compiuto qualcosa di leggendario”.
Cosa c’è dietro questa grande scalata? “La rosa è composta da ragazzi che non avevano avuto grosse possibilità calcisticamente, ma non è un caso se si arriva ad ottenere certi risultati. Il lavoro del mister Rizzo, in termini di coesione del gruppo e di compromessi all’interno di una società così poco strutturata, è stato fondamentale, soprattutto all’inizio. Il lavoro paga e lui lo porta sempre avanti come progetto principale, ma è vero anche che senza qualità non si ottiene niente, c’è stato il giusto connubio. Peraltro, il fatto che ci sia un bel campanilismo, con tutti ragazzi del posto che sentono la maglia cucita addosso, ha dato sicuramente qualcosa in più. Ho visto veramente la voglia di giocare a calcio, cosa che era un po’ venuta meno nelle mie ultime precedenti esperienze. Questi ragazzi sono desiderosi di giocare e mettersi in gioco”.
Un hype intorno alla squadra che continua a crescere. “Ci sono stati un po’ di cambiamenti nel corso degli anni, abbiamo perso qualche giocatore, inserendone di nuovi. Lo zoccolo duro però è sempre rimasto lo stesso, staff compreso. I ginestrini sono rimasti e questo ha influito tanto sui nostri successi. Anno dopo anno, la squadra ha iniziato ad avere un bel seguito, è una piccola ma bella realtà, davvero sana. Merito va sicuramente anche al Presidente Arsenio Lombardi, che ha contribuito a costruire un progetto molto valido, adoperandosi a trovare sponsor e pubblicizzando la squadra in paese”.
Quando parla della Ginestra, Giannelli ha solo parole al miele. “Ho giocato in tante squadre ed ho conosciuto tanti calciatori, alcuni dei quali che hanno giocato anche nei professionisti, e tutti mi hanno dato qualcosa. Qui ho ritrovato qualcosa che si era un po’ perso, parlo della voglia di giocare a calcio, al di là dei rimborsi. Alla Ginestra ci sono ragazzi con qualità importanti che non erano mai stati valorizzati e che mi hanno ridato lo spirito giusto e la voglia che mi era passato nel tempo. Siamo un gruppo di amici difficili da trovare e nuovi stimoli. Inoltre, i ragazzi mi hanno voluto come loro capitano, riconoscendo il mio valore come giocatore non solo dentro ma anche fuori dal campo, e questo mi ha fatto sentire molto importante”.
Adesso quali sono i prossimi obiettivi? “L’annata è partita bene, a mio avviso possiamo dire la nostra in questo campionato. Dobbiamo lavorare, rimboccarci le maniche e stare sempre sul pezzo. Il campionato è abbastanza livellato, ma la Ginestra può e vuole stare in questa realtà…”