Adesso è CITTADINO INGLESE, ma il ricordo del suo CLUB è sempre VIVO
Parla l'ex calciatore del Torrenieri Fabrizio Saladini

Parla Fabrizio Saladini, torrenierese DOC e da pochissimo tempo anche cittadino inglese. Una storia bella e particolare dove si parla di un ragazzo che ha fatto le valige ed ha cambiato vita, portandosi dietro l’immenso amore per la sua Torrenieri.
Fabrizio si presenta: "Sono nato a Siena il 16 marzo del 1988 e sono cresciuto a Torrenieri, dove ho vissuto per circa venticinque anni. Ho frequentato il liceo scientifico tecnologico a Siena ed ho poi iniziato il mio percorso accademico. Mi sono laureato in Scienze Ambientali e successivamente ho fatto un dottorato di ricerca in chimica ambientale, specializzandomi su indicatori di sostenibilità ambientale e riscaldamento globale".
Il carattere, con pregi e difetti: "Questa è dura, sarebbe più giusto chiederlo a chi mi conosce, comunque ci provo. Credo di essere una persona piuttosto affidabile ed empatica, il mio difetto è la pazienza, non ne ho moltissima".
Abbiamo chiesto a Fabrizio qualcosa sulle sue passioni: "Non sarà originale come cosa ma adoro viaggiare, preferibilmente a diversi fusi orari di distanza e con uno zaino in spalla. Nonostante non giochi più a calcio ormai da diversi anni, lo sport rimane una passione difficile da ignorare. Il mio lato agonistico lo lascio sfogare con la pallavolo mentre quando posso faccio arrampicata su parete. Tutto un altro mondo, ma altrettanto affascinante e divertente. Per il resto mi concedo quanti più concerti possibile o, meglio ancora, festival (in Inghilterra ce ne sono una miriade!) e tanta stand-up comedy".
Proprio parlando di Inghilterra arriviamo a quanto è accaduto da poco; tutto nacque dopo gli studi in Italia: "Concluso il mio percorso accademico, nel 2017 ho ricevuto un'offerta di lavoro da una multinazionale che produce beni di largo consumo, la scelta di accettare mi ha portato nel Regno Unito, dove vivo tuttora, lavorando sempre come esperto di sostenibilità ambientale. In seguito ho fatto consulenza per terzi e al momento lavoro per un'azienda di e-commerce come consulente interno. I primi anni in Inghilterra li ho passati in una piccola cittadina nelle Midlands poi mi sono trasferito a Londra dove vivo da poco più di due anni. Il Regno Unito è un paese che mi ha dato e mi sta dando tanto, di fatto oggi la mia vita è qui. Ho quindi pensato fosse giusto "consacrare" questo legame e di recente ho deciso di prendere la cittadinanza inglese, è stato un bel momento. Detto questo, ovviamente il legame con l'Italia e con Torrenieri rimane imprescindibile, anzi, lo sento ancora più forte da quando vivo all'estero, ogni volta che torno è come se non me ne fossi mai andato. E questo ovviamente lo devo alla mia famiglia e agli amici di sempre, mi ritengo molto privilegiato. Potersi sentire a casa in posti diversi del mondo, a prescindere da dove si è nati, è una grande fortuna".
Per chiudere la nostra chiacchierata, un tuffo nel passato, agli anni in cui Fabrizio ha vestito la gloriosa casacca BiancoRossa: "I miei trascorsi con la maglia del Torrenieri partono da lontano, già dalla scuola calcio, i primi calci al pallone li ho dati nel campo sportivo di Torrenieri quando avevo 6-7 anni. Però credo che il modo migliore per raccontare il mio legame con quella maglia sia partire dalla fine, piuttosto che dal principio. La mia ultima partita in Biancorosso è stata Torrenieri-Orbetello, aprile 2017. Penultima di campionato, scontro diretto, noi primi e loro secondi. A noi sarebbe bastato un pareggio per vincere il campionato e ottenere una storica promozione in Prima categoria, una partita e una giornata speciali, mi vengono i brividi ogni volta che ci penso. Siamo andati sotto 1-0 nel secondo tempo, per poi pareggiare poco dopo e portare la partita fino in fondo, al triplice fischio si è scatenato il delirio. Che frignate! Per me poi il tutto aveva un significato speciale perché ho giocato le ultime partite di quella stagione sapendo che sarebbero state le ultime della mia carriera calcistica, a maggio mi sarei trasferito in Inghilterra, ed era quindi davvero l'ultima occasione a disposizione per fare qualcosa di speciale con quella maglia. Non avrei potuto desiderare un epilogo migliore. La cosa ancora più bella è che quella stagione non è venuta così a caso, infatti, alcuni anni prima la società aveva deciso di iniziare un nuovo ciclo coinvolgendo quanti più ragazzi possibile del paese. Mi piace pensare che quella promozione sia stato il coronamento di quel percorso, quella stagione poi di sicuro è stata speciale perchè c'era un bel gruppo, un grande allenatore e una super società che come sempre, anno dopo anno, era lì a supportarci. E i tifosi, ovviamente. Non è un caso poi se negli anni successivi il Torrenieri ha fatto quello che ha fatto. Sono orgoglioso e grato di aver fatto parte di quel percorso".
Diego Rosati
