A 55 ANNI si rimette i GUANTI e torna a DIFENDERE la PORTA
Terza Lucca Girone B, Alessandro Petroni sta ben figurando con il Sant'Alessio
Classe 1969, ma ancora tanta voglia di divertirsi e... stupire. Alessandro Petroni è tornare ad indossare i suoi amati guanti e, a quasi cinquantacinque anni, è stato chiamato a difendere la porta del Sant'Alessio, compagine militante nel Girone B di Terza Categoria Lucca, con la cui maglia è già sceso in campo quattro volte in stagione.
A raccontarci come è nata questa nuova avventura è proprio Petroni. "Avevo iniziato l'annata come preparatore dei portieri del Real Academy Lucca, ma ho cessato il mio rapporto con la società per contrastanti visioni. Successivamente un amico mi ha parlato della possibilità di approdare al Sant'Alessio, che pativa delle problematiche con il proprio estremo difensore, ed eccomi qua, pur se vecchietto mi diverto ancora e sono soddisfatto di come mi sto comportando. Ho iniziato la mia carriera da portiere all'età di otto anni proprio a Sant'Alessio e questa penso che sia davvero una bellissima chiusura del cerchio".
Eppure per Petroni non è la prima esperienza da calciatore over 50. "Subito dopo il Covid, fui chiamato a Coreglia, con allenatore Roberto De Luca, e anche lì scesi in campo alcune volte. Poi, però, tornai a fare l'allenatore ottenendo la permanenza nel campionato Juniores con il San Filippo".
Questa sarà davvero la sua ultima stagione tra i pali? "Penso proprio che sia il canto del cigno per me, però nella vita mai dire mai. Devo dire che nelle ultime stagioni, complice l'obbligo dell'impiego degli under, il livello si è molto abbassato ed anche gente della mia età può ancora dire la sua, cosa che sarebbe stata impossibile fino a non molti anni fa".
L'ambizione di Petroni, però, è un'altra. "Ho conseguito il master a Coverciano per preparatori dei portieri, e con questo titolo potrei svolgere questo ruolo fino alla Serie A. Penso quindi che questa sarà la mia prossima carriera, e spero di poter approdare in una realtà strutturata dove i portieri, e di conseguenza chi li prepara, siano una figura importante e non marginale. C'è bisogno di rivalorizzare la piana di Lucca anche per gli estremi difensori, se è vero che di calciatori di movimento ne sono venuti fuori diversi anche recentemente, vedi ad esempio Giovanni Di Lorenzo o Daniele Rugani, per i portieri siamo fermi a Marco Landucci e Michele Tambellini..."