"INSULTO RAZZISTA" e la SQUADRA ABBANDONA Il CAMPO per SOLIDARIETA
E' successo al Rapolano all'inizio del secondo tempo della gara di Seconda categoria sul campo della Virtus Asciano
Un'altra "grana" e un fatto nuovamente insolito per il movimento dilettantistico toscano. La notizia arriva dalla provincia di Siena e il "fattaccio" è accaduto domenica 3 Marzo al 13' del secondo tempo su un campo di Seconda categoria girone M dove si affrontavano Virtus Asciano e Rapolano. Lo riporta il quotidiano LA NAZIONE nell'articolo che trascriviamo fedelmente.
Un avversario gli rivolge una frase razzista, dopo aver subìto un fallo, e il giocatore di colore della formazione ospite abbandona il campo. Seguito negli spogliatoi da tutti i compagni di squadra in una sorta di gesto solidale collettivo. E all’arbitro - che non avrebbe udito alcun insulto, come ha detto ai responsabili dei due club - non è rimasto che fischiare anzitempo la conclusione della sfida. Era il 13’ della seconda frazione dell’incontro, sul rettangolo di Asciano, tra i padroni di casa della Virtus e il Rapolano, per il campionato di Seconda categoria girone M. Risultato parziale di 3-1...
Qualche ordinario battibecco e comunque nessun indizio di eventi tali da sfociare nella sequenza che ha poi determinato la sospensione della sfida, in previsione di quelle che saranno in settimana le decisioni del giudice sportivo in proposito. Al 58’, ecco l’episodio inatteso in un match che stava scorrendo via nel complesso in tranquillità su un verdetto chiaramente a favore della Virtus Asciano, in vantaggio appunto di due reti in quella fase della partita.
Un "normale intervento irregolare di gioco", così è stato descritto dai presenti, commesso da Papa del Rapolano ai danni di un calciatore della Virtus Asciano, ha portato alla reazione verbale di quest’ultimo. Una replica accompagnata dalla presunta sottolineatura di carattere razzista.
E così Papa - che per la cronaca aveva siglato il momentaneo 1-1 del Rapolano dopo il primo vantaggio della Virtus - ha pronunciato con fermezza il suo ’no’ alla prosecuzione della sfida. Uscendo dalla contesa insieme con il resto del gruppo - di cui fanno parte altri due ragazzi di colore - e con gli addetti ai lavori del sodalizio di Rapolano Terme, decretando di fatto la fine della partita che poco dopo è stata sancita dall’arbitro.
I dirigenti del Rapolano, su richiesta del direttore di gara, hanno poi sottoscritto una dichiarazione ufficiale per spiegare i motivi della scelta adottata al minuto 58 del derby. Una nota allegata alla documentazione arbitrale post partita, in attesa del pronunciamento in materia da parte delle autorità federali in seguito a questo episodio.
fonte www,lanazione.it