Dopo la RISSA la società DECIDE: "PARTITE a PORTE CHIUSE"
Questa la decisione della Rignanese per la categoria Allievi 2006 dopo i disordini del match contro la Floria
Una presa di posizione che vuole essere un segnale forte quello lanciato dalla Rignanese, che dopo i disordini dell'ultima giornata in occasiione della gara interna degli Allievi 2006 contro la Floria, ha deciso di disputare le partite che restano a porte chiuse.
Questo il comunicato del club biancoverde:
Come avrete sicuramente saputo nel pomeriggio di sabato 25 marzo us, nel nostro impianto alla fine della partita degli Allievi 2006 tra la nostra rappresentativa e quella della Floria di Firenze, è avvenuta una rissa in campo a seguito dell’ingresso di un ragazzo che era sulle tribune come spettatore.
Questa situazione inoltre ha scatenato tafferugli sulle tribune tra i genitori dei ragazzi, che ha visto coinvolte anche con insulti pesanti, persone che nulla c’entravano con il fatto successo in campo.
Posto che nessun tipo di azione che si svolge in campo può giustificare violenze in tribuna, ma purtroppo sembra diventata una regola per quello che si vede sempre più spesso in tutti gli stadi di calcio dalla serie A alla 3a categoria, la nostra Società vuole dare un segno di responsabilità per disinnescare eventuali ulteriori prove di inciviltà sulle tribune che potrebbero portare a danni alle persone oltre che diventare un problema di ordine pubblico.
E’ quindi nostra volontà chiudere l’accesso alle tribune agli spettatori di ogni genere e tipo e far giocare le partite a porte chiuse.
Sono perfettamente cosciente che questa decisione porterà malumori per motivi opposti ai facinorosi sia alle persone perbene, ma questa posizione, presa volontariamente senza coercizione da parte di qualcuno serve secondo me per dare un segnale per il controllo degli eventi che può avvenire solo a monte nell’attesa che nelle persone maturi una parvenza di responsabilità.
La nostra Società cerca in continuo tramite lo staff tecnico di trasmettere a tutti i ragazzi il rispetto in primis degli avversari che non devono essere visti o sentiti come nemici, ma purtroppo dopo 80 anni vale ancora il detto di Winston Churchill “gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre …………………………………………..”, quindi la nostra linea sarà quella di chiudere l’accesso alle tribune ai tifosi di tutte le altre rappresentative qualora si ripetessero episodi come quello di sabato scorso anche per le altre annate.
Spero che questo segnale, piccolo ma simbolico, possa risultare un esempio anche per tutte le altre società che potrebbero trovarsi nella medesima situazione.
Vi ringrazio per la comprensione.
Grazie
Ing. Rossano Degl’ Innocenti