MANGINI chiede VARIAZIONI alla LEGGE di RIFORMA del LAVORO SPORTIVO
Intervista al presidente regionale della Lega Nazionale Dilettanti che parla anche del differimento dell'entrata in vigore dell'abolizione del vincolo
L’inizio del 2023 lascia aperte questioni che interessano il mondo dello sport ed in particolare quello del calcio dilettantistico. Il presidente della LND Toscana Paolo Mangini sta seguendo molto da vicino questa delicata situazione e cosi ci commenta la recente decisione del Governo di prorogare la data di entrata in vigore delle norme contenute nel Decreto n. 36 del 2021 in merito alla riforma del lavoro sportivo ed all’abolizione del vincolo.
"Ritengo - dice a TOSCANAGOL - che il differimento al 1 luglio 2023 dell’entrata in vigore della riforma del lavoro sportivo e, nella sostanza, al 1 luglio del 2024 della definitiva abolizione del vincolo rappresenti un primo passo che reputo importante, e per il quale ci siamo molto impegnati in questi mesi come Comitato Regionale, insieme alla Lega Nazionale Dilettanti, coinvolgendo anche alcuni parlamentari toscani e molte delle istituzioni pubbliche della nostra regione, che ringrazio per l'attenzione e la disponibilità dimostrata nel recepire le istanze del movimento sportivo.
Questo consentirà di avere più tempo affinché a livello parlamentare possano essere presentati alcuni emendamenti alla legge sul lavoro sportivo, che spero tengano conto anche delle osservazioni che provengono dal movimento dilettantistico, come per esempio quella dell'innalzamento dell'importo attualmente previsto per l'esenzione contributiva, dell'ulteriore diminuzione per i primi 5 anni della contribuzione al fondo pensionistico e della contestuale entrata in vigore della digitalizzazione degli adempimenti connessi alla costituzione dei rapporti di lavoro sportivo, tali da facilitare il compito delle società soprattutto dal punto di vista burocratico".
E per quanto riguarda l'abolizione del vincolo sportivo? Ci sono novità? "Anche il parziale differimento dell'entrata in vigore della norma che abolisce il vincolo, consentirà alla FIGC di avere più tempo per disciplinare il periodo transitorio e la fase successiva all’abolizione tenendo principalmente in considerazione le esigenze ed i legittimi interessi delle società che devono essere assolutamente salvaguardati".
In questi ultimi due anni, in più occasioni, ultima quella dell’Assemblea Regionale delle società dello scorso novembre, lei ha accennato alla urgente necessità di strumenti idonei che possono rivelarsi utili per la sostenibilità delle società dilettantistiche. "E’ vero, ora in particolare. La futura abolizione del vincolo, con tutte le conseguenze che ne conseguono, reputo debba essere accompagnata da parte dello Stato da provvedimenti strutturali (normativi, fiscali) necessari, affinchè le nostre società possano svolgere la loro attività nel migliore dei modi, scongiurando dolorose chiusure. Le società, come sappiamo, svolgono anche un’importante attività sociale di cui lo Stato non può fare a meno. In questa logica, solo per fare un esempio, è necessario e non più rinviabile la modifica della "Legge Melandri" con l’aumento della percentuale dei diritti televisivi riservata ai dilettanti. Così come appaiano urgenti, ora come non mai, alcune modifiche normative, in questo caso interne alla Federazione, relative ai rapporti economici fra società professionistiche e dilettantistiche".
In pratica ci si sta preparando a una nuova figura della società sportiva. "In prospettiva futura, ma non troppo, è necessario, riflettere anche su un nuovo ruolo che la società sportiva dovrebbe avere nel contesto in cui opera, con l’erogazione di ulteriori servizi, non solo sportivi, da offrire alla comunità territoriale. Con il duplice obiettivo, quello di un positivo accreditamento sul territorio nei confronti di soggetti pubblici e privati, e quello di poter disporre di maggiori risorse economiche. Appare evidente che in questa prospettiva risulta fondamentale soprattutto il supporto da parte degli enti territoriali, Comuni e Regioni, con specifici interventi normativi".