"Gli OTTIMI risultati CONFERMANO la BONTA' del nostro LAVORO"
Grande soddisfazione in casa Academy Tau per aver raggiunto la finale del "Memorial Bresci" con il gruppo 2010: parla il Direttore Generale Roberto Gallo
Un’importante ascesa negli ultimi anni, passi da gigante, fino all’ultimo grande traguardo per l’Academy Tau, ovvero la finale del prestigioso Memorial “Fabio Bresci”. Il gruppo 2010 ha infatti alzato bandiera bianca soltanto di fronte al Città di Pontedera (5-3) nell’atto conclusivo, ma quanto di buono fatto nel torneo e non solo, è sotto gli occhi di tutti.
“Da tempo qui all’Academy Tau abbiamo improntato il percorso in una certa maniera – dichiara il Direttore Generale Roberto Gallo – ed il fatto che nelle ultime stagioni quasi una ventina di nostri ragazzi siano poi approdati al Centro di Formazione Inter Tau Calcio Altopascio ci fa capire che stiamo andando nella direzione giusta”.
La ciliegina sulla torta è stata la finale del Memorial “Fabio Bresci”. “Sapevamo di avere una buona squadra, che era arrivata in fondo a tutti i tornei disputati, ma in una manifestazione di questo calibro raggiungere la finale è stato un qualcosa di insperato, perché un conto è se questi traguardi li raggiunge il Tau Calcio Altopascio, diverso è se ci riusciamo noi”.
Gallo “rivive” il torneo. “Il girone si presentava già ricco di insidie, dovendo affrontare l’Empoli, ma passavano le prime due e siamo riusciti a qualificarci. In semifinale abbiamo affrontato il Tau Calcio Altopascio che, causa diversi elementi in quarantena, ha giocato con molti classe 2011 e qui un po’ la buona sorte ci ha aiutati, anche se affrontavamo comunque ragazzini di grande valore”.
Poi l’atto conclusivo. “Faccio i complimenti al Città di Pontedera per il successo, dal punto di vista dei singoli è più forte, ed in particolar modo ha due elementi davvero fuori categoria. Certo è che sul 4-3 quando abbiamo centrato la traversa ci avevo sperato, ma sul capovolgimento di fronte è arrivato poi il quinto goal dei nostri avversari. A fine gara il loro allenatore ci è venuto a fare i complimenti, dicendoci che avevano incassato più reti nella finale che in tutto il resto del torneo, e questo ci deve far capire che siamo ad un buon punto”.
Quali sono state le reazioni? “A fine partita i ragazzi erano molto tristi, sono andati nello spogliatoio per far loro i complimenti, dicendo che dovevano essere orgogliosi perché avevano fatto un percorso davvero importante. Nonostante l’amarezza anche i genitori in tribuna hanno applaudito, mentre sono arrivate le congratulazioni anche dagli spettatori sugli spalti, osservatori e gente che gravita nel settore giovanile”.
Qual è il suo bilancio? “Sono ovviamente più che soddisfatto, abbiamo avuto conferma di avere in squadra profili molto interessanti e che il percorso intrapreso è quello giusto. La nota più lieta è l’aver avuto conferma che, quando si alza l’asticella, i nostri ragazzi reggono molto bene il colpo, e sono convinto che in estate diversi elementi potranno passare al Centro di Formazione Inter”.
Gallo è diventato Direttore Generale dell’Academy Tau questa estate. “Gestisco cinque categorie, dal 2009 a 2013, e devo dire che tre di queste annate sono davvero molto interessanti. In questi anni, nonostante il covid, abbiamo lavorato molto bene sia a livello di scouting che tecnico. I risultati poi, parlano da soli, e quando arrivi in fondo a tornei come il ‘Bresci’, giocandotela con certe realtà, vuol dire che il lavoro è stato importante”.
Come si trova in questa nuova veste? “Ho trovato tanta gente disponibile, che anche se è lì da tanti anni si è rimessa in discussione, cosa assolutamente non facile. Vedere la partecipazione del mio staff, che ringrazio pubblicamente, alla finale del ‘Bresci’, ad esempio, è stata una cosa molto bella, vuol dire che si fa fronte comune verso il raggiungimento di certi obiettivi, e questo è innegabilmente appagante”.
Adesso, ancora il maledetto Covid ha stoppato i ragazzi. “Inutile dire che abbiano preso male questo nuovo stop. Noi cerchiamo di star loro vicini e di fare il nostro ruolo nei limiti del possibile. In molti già devono rispettare quarantene legate alla scuola, adesso gli si interrompe anche il calcio, a livello psicologico per loro è ovviamente molto difficile. Senza considerare che ogni volta che ci si ferma per troppo tempo si rischia di dispendere il lavoro di mesi sul campo…”