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"Gli ARBITRI scarseggiano? NOI società dobbiamo INTERVENIRE per PRIMI"

Il Direttore Generale della Floria Grassina Belmonte Enrico Carlo Busoni al fianco del Presidente AIA Toscana Tiziano Reni

La classe arbitrale è da tutelare? Assolutamente sì per Enrico Carlo Busoni, Direttore Generale della Floria Grassina Belmonte, che condanna apertamente gli ormai troppi episodi a cui assistiamo ogni fine settimana sui campi da gioco, anche in gare di settore giovanile, e invita le società ad usare il pugno duro per salvaguardare i fischietti.

Il Presidente dell’AIA Toscana Tiziano Reni ha denunciato la mancanza di arbitri (LEGGI QUA) e Busoni esprime grande solidarietà, indicando la via da seguire per trovare una soluzione.

Busoni sta completamente dalla parte di Reni e del movimento arbitrale. “Già nel calcio giovanile assistiamo a scene in cui i genitori si riversano sulle tribune probabilmente per sfogare le loro frustrazioni, e la situazione sembra peggiorare sempre di più. Io ho giocato tanti anni fa, ma certe sceneggiate non accadevano praticamente mai. Gli arbitri possono commettere errori, così come i giocatori, gli allenatori e i dirigenti. Come si può pensare che un arbitro si presenti al campo per pilotare la gara? È assurdo. Una battuta dalle tribune può anche essere tollerata, ma siamo arrivati ad assistere a gare in cui l’arbitro è vittima dall’inizio alla fine di pesanti offese ed addirittura intimidazioni, e allora dobbiamo seriamente fare qualcosa”.

Le società che ruolo possono svolgere? “Siamo proprio noi addetti ai lavori a doverci imporre per primi. Dobbiamo essere forti ed allontanare i genitori se si rendono protagonisti di episodi censurabili, a costo di perdere il figlio anche se è forte”.

Busoni è molto attivo nella propria società per tutelare il fair play già a partire dai più piccoli. “Faccio arbitrare le gare della scuola calcio ai genitori o ai dirigenti delle società avversarie quando giochiamo in casa, così da evitare ogni sospetto. Già in gare di bambini di nemmeno dieci anni si fanno illazioni sugli arbitraggi, ma a quell’età immaginiamoci a che tipo di scontri possiamo assistere. Poi, si sa, il calcio è uno sport di contatto…

Pene severe per gli allenatori che non rispettano le regole al Belmonte. “Io sono stato chiaro sin da subito, se un mio istruttore viene squalificato per offese o ingiurie, verrà allontanato dalla società. Ripeto, siamo noi i primi a dover dare una mano all’AIA ed al movimento. Non è possibile che ogni weekend degli arbitri siano costretti ad arbitrare fino a quattro partite per carenza di unità, dobbiamo fare in modo che ai ragazzi torni la voglia di avvicinarsi a questo mondo. Senza arbitri, finisce il calcio…

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  Scritto da Massimo Benedetti il 18/10/2021
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