L'ECCELLENZA deve RIPARTIRE o NO? L'INCHIESTA di TOSCANAGOL (2)
Le società del girone B chiedono protocolli diversi e il blocco delle retrocessioni
Dopo la prima puntata (LEGGI QUA) continua l'inchiesta di TOSCANAGOL tra le società toscane di Eccellenza per capire il loro pensiero in questo momento di grande difficoltà . Cresce l'attesa per sapere se, è come, anche il massimo campionato regionale dei dilettanti potrà riprendere o meno.
Un piccolo "viaggio" tra di esse per sentire gli umori e i pensieri. Proseguiamo stavolta con il girone B. Queste le tre domande che abbiamo posto ai nostri interlocutori:
1) Quale posizione ha la sua società in merito a una possibile ripartenza? Favorevole o contraria?
2) Nel caso di ripartenza, quale ritiene la formula migliore per poter arrivare in fondo alla stagione?
3) La sua squadra si sta allenando? Si o no?
Paola Coia (presidente Tuttocuoio)
1) Penso che bisogna aspettare la primavera inoltrata, nella speranza che ci siano le condizioni, cioè che il virus perda forza.
2) A mio avviso si potrebbe ipotizzare di portare a termine un solo girone con play off e una sola retrocessione. Ovviamente tamponati.
3) La mia squadra non si alena. Abbiamo dato un programma ai ragazzi da svolgere individualmente.
Maurizio Geri (direttore sportivo San Miniato)
1) La mia società è favorevole alla ripartenza.
2) Usino la formula che vogliono, ma se si giocasse un solo girone allora sarebbe giusto il blocco delle retrocessioni.
3) I nostri giocatori si stanno allenando da soli.
Giuseppe Cianciolo (direttore generale Colligiana)
1) Noi siamo pronti, favorevoli a finire l'annata nella migliore maniera possibile. Abbiamo fiducia nel presidente Mangini e per quello che lui ci chiederà di fare. E' chiaro che ci aspettiamo un protocollo che sia sostenibile per tutti.
2) Dipenderà dai tempi in cui si potrà ripartire. Sarebbe auspicabile che ci fosse la possiiblità, visto che siamo solo dodici squadre, di finirlo completamente nei mesi di aprile, maggio e giugno. Per noi andrebbe bene anche fare dei turni infrasettimanali. Se così non fosse siamo pronti ad accogliere la richiesta della Lega.
3) L'impianto nostro è chiuso per Prima squadra e settore giovanile. Noi ricominceremo solo quando potremo fare allenamenti di squadra.
Veniero Frosini (direttore generale Frates Perignano)
1) Noi siamo favorevoli, ma in ogni caso solo se in caso ripartenza fossero abolite le retrocessioni. Vedo che altre regioni italiane stiano andando in questa direzione. Non mi sembra giusto che una società rischi in poche giornate di non mantenere una categoria magari conquistata con tanti sforzi.
2) Se si deve partire a metà aprile, non vedo altra possibilità di giocare solo l'andata e senza retrocessioni. Se invece le cose cambiano e si parte prima, allora si potrebbe, magari inserendo turni infrasettimanali, completare il campionato e a quel punto seguire le norme già decise.
3) Assolutamente no. Siamo fermi dal 20 Ottobre.
Massimo Boschini (presidente Certaldo)
1) Noi siamo sfavorevoli alla ripresa dell’attività perché ancora ad oggi, purtroppo, non ci sono le condizioni necessarie per ripartire in sicurezza.
2) Se poi le condizioni e i protocolli lo permetteranno e il comitato decidesse di far ripartire il campionato con la riduzione della partite al solo girone d’andata sarebbe giusto bloccare le retrocessioni.
3) No.
Massimiliano Spagnesi (presidente Atletico Piombino)
1) Le decisioni che dobbiamo prendere sono legati anche alle situazioni economiche. Per questo siamo come società sfavorevoli alla ripartenza perchè creerebbe molti problemi e costi che al momento non sono calcobabili. Ad esempio il discorso sui protocolli sanitari molto stringenti che società come la nostra non so come potrebbe sopportare.
2) Secondo me il campionato per essere valido dovrebbe essere completo, con andata e ritorno. Il fatto di essere più corto favorirebbe questo. Però, farlo partire praticamente a marzo sarebbe come una forzatura per tutti. Ci sono tanti e troppi punti interrogativi. Sarebbe tutto completamente falsato e stravolto.
3) Non ci siamo più allenati dal momento dello stop, fine ottobre. Il nostro preparatore ha dato un programma di allenamento e di diete da mantenere ma non sono stati più controllati. Sarebbe come ripartire da zero.
Luca Lazzeri (presidente Fucecchio)
1) Siamo favorevoli solo a determinate condizioni che spiego nella risposta 2.
2) Solo girone di andata, blocco delle reteocessioni, playoff allargati a 6 squadre per la promozione.
Tamponi rapidi finanziati dalla LND. Stagione da completare senza turni infrasettimanali nel giro di massimo 3 mesi (maggio giugno luglio potrebbe essere una idea). Porte aperte al pubblico con capienza ridotta al 50% dell'impianto.
3) Non ci stiamo allenando.
Massimo Donati (presidente Ponsacco)
1) Favorevoli alla ripartenza.
2) La formula migliore per me è questa: un solo girone, ripartenza da zero con playoff allargati come in serie C.
3) Noi completamente fermi.
Paolo Cioni (direttore generale Castelfiorentino)
1) Noi siamo assolutamente contrari alla ripartenza sia per motivi sanitari che economici.
2) Se si dovesse ripartire sarebbe giusto rifarlo annullando quanto giocato sinora e disputare sia il girone di andata che di ritorno.
3) Non ci siamo allenando.
Giacomo Guidi (direttore generale Poggibonsi)
1) Senza mancare in alcun modo di rispetto all’andamento dei contagi e al numero purtroppo ancora elevato di morti nel nostro paese, una volta create le giuste condizioni di sicurezza, il campionato possa ricominciare.
Fermo restando che il rischio zero non esiste in nessun contesto, per giuste condizioni intendiamo un eventuale aiuto della Regione, della Federazione e l’adozione di un protocollo sostenibile, analogo a quello introdotto per la serie D, con l’utilizzo dei tamponi rapidi a costi convenzionati. La Società è disponibile ad affrontare gli sforzi di natura economica che si renderanno eventualmente necessari, sempre se razionali. Sottolineo che il Poggibonsi è disponibile al confronto con tutti e che rispetterà le determinazioni assunte dagli organi federali.
2) Ovviamente il desiderio, penso condiviso da tutte le società, sarebbe di poter disputare una stagione nella sua interezza, ma temo che non sussistano più i margini per svolgere un campionato con la formula di andata-ritorno.
La soluzione non equa, ma logica e direi inevitabile è quella della disputa delle 9 partite rimanenti, il blocco delle retrocessioni (nel caso in cui le categorie inferiori che hanno il mio massimo rispetto ed i nostri stessi diritti non potessero purtroppo riprendere) e l’allargamento della griglia play-off.
3) Gli allenamenti di gruppo della Prima Squadra e del Settore Giovanile sono sospesi. Consentiamo ai tesserati che volessero utilizzare i nostri spazi, senza possibilità di accedere agli spogliatoi e alle docce, sedute in forma individuale.
Graziano Pardini (direttore sportivo Armando Picchi)
1) Premetto che ritengo che la salute di tutti sia un aspetto fondamentale. Noi ci atterremo a quello che deciderà la Federazione che è preposta a questo. Qualsiasi decisione presa sarà da noi rispettata.
2) Per me si deve giocare sia andata che ritorno.
3) Nessuno di noi si sta allenando.
MANCA LA RISPOSTA DELLA SOCIETA' ATLETICO CENAIA. CI DISPIACE