ADDIO a SOPRESA: il direttore sportivo PACITTO lascia il GHIVIBORGO
Serie D, saluta la Toscana e passa al Seregno ambiziosa società della Lombardia

Il diesse Luca Pacitto, 41 anni, lascia il Ghiviborgo (serie D girone D). Per lui si aprono le porte del Seregno, società nobile blasonata dalle serie D lombarda in lotta per il ritorno in serie C, una categoria che manca da quasi 40 anni al club azzurro.
L’addio del direttore sportivo è maturato al termine di una corte serrata da parte del presidente lombardo Erba, imprenditore con esperienza nel settore dell’editoria che di recente ha acquisito tutte le quote di partecipazione al capitale sociale de Il Cittadino, il settimanale di Monza.
Pacitto inizierà a lavorare subito per il Seregno, collaborando con il tecnico Arnaldo Franzini. "Ero in contatto con il patron del Seregno dalla scorsa stagione - ha dichiarato Pacitto al collega de IL TIRRENO Luca Tronchetti - quando cedemmo alla formazione brianzola il nostro bomber Lucatti (oggi centravanti del Monterosi, prima in classifica nel girone laziale-toscano della serie D). Tra di noi è nata subito una grande empatia. Il patron della Stonex, la società che si occupa di strumenti di misurazione da settore topografico all’agricoltura, dal catasto alla divisione marina, ha capito la passione e la voglia che mi anima e i sacrifici che ho fatto in questi tre anni per consentire ad una piccola squadra di restare nella A dei dilettanti. L’occasione per riparlare e stringere un’intesa c’è stata quando come GhiviBorgo abbiamo ingaggiato il trentunenne Sime Gregov, difensore centrale con trascorsi nella serie A croata e da due stagioni nel Bel Paese. E in quella circostanza sono state gettate le basi per l’intesa. Il presidente mi ha accontentato in tutto e per tutto e nel contratto ho pure l’appartamento pagato. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro. Vogliamo centrale la serie C e sicuramente faremo operazioni in entrata in accordo con il tecnico".
Pacitto, originario di Marzano Appio, paese in provincia di Caserta, posto alle pendici del vulcano Roccamorfina, dove viene imbottigliata la famosa acqua Ferrarelle, saluta il Ghiviborgo: ecco le sue parola a IL TIRRENO. "Il mio pensiero e il mio ringraziamento vanno al patron Marco Remaschi, che mi ha voluto tre anni fa dal Jolly Montemurlo e mi ha dato sempre fiducia e libertà di manovra compatibilmente con il budget. Ma non mi scordo l’impegno, la passione, l’abnegazione di tutti i soci consiglieri, da Malloggi all’addetto stampa Scaltritti, sino ai massaggiatori e ai magazzinieri. Gli acquisti migliori? La punta Ortolini, poi finita in C, Lucatti, Felleca, De Santis. La delusione? Dico il terzino destro Puglielli, classe 2000, proveniente da L’Aquila che non rese secondo le aspettative".
