"Aiutare le SOCIETA' in DIFFICOLTA' e poi ripartire TUTTI insieme"
Intervista al delegato provinciale di Firenze della Lega Nazionale Dilettanti professor Roberto Bellocci
Da dieci anni è alla guida del movimento calcistico fiorentino, quello più importante e popoloso della Toscana. Il professor Roberto Bellocci, classe 1958, da Malmantile, località del Comune di Lastra a Signa, è uno dei riferimenti per tutti. Insegna ormai da tanti anni al Liceo "Datini" a Prato e nel pomeriggio "veste" con professionalità e serietà i panni di Delegato provinciale presso la sede del Comitato a Coverciano.
Il momento che stiamo vivendo è chiaramente difficile per tutti. "Serve avere pazienza e non perdere l'orientamento. Chiaramente siamo chiusi come Delegazione, ma restiamo in contatto con le società".
In questa settimana vi ritroverete in video conferenza (LEGGI QUA). "Esatto, è un passaggio importante che è stato deciso di fare per tenere informate le società su quello che stiamo facendo. Penso che un confronto tra le società e il Comitato sia ora più che mai necessario".
Nella speranza che si possa davvero ripartire presto. "La speranza è che davvero si possa farlo a gennaio. Significherebbe però da dicembre poter tornare a fare attività con gli allenamenti".
Sperando che il "sistema" regga e che le società non mollino. "Questo è l'auspicio che tutti facciamo. Sono stati mesi duri, quelli della primavera del 2020, ma a Settembre abbiamo ritrovato una voglia di ripartire incredibile. A Firenze abbiamo aumentato persino il numero delle squadre iscritte. Io sono un ottimista per natura e credo che supereremo anche questa. E' chiaro che serviranno aiuti, dalla FIGC e soprattutto dal Governo che dovrà trovare le risorse per far sì che nessuno resti indietro".
Bellocci sotto questo aspetto è categorico. "Se ci saranno società in difficoltà, serve individualizzarle, capire la situazione e aiutarle. Mi sembra che finora la FIGC abbia fatto la sua parte, dando dei contributi e indicando anche la maniera come poterli attivare. Se qualcuno pensa che poteva fare di più, è libero di farlo, sono valutazioni rispettabili. Io credo che tante cose siano state fatte bene, non ultima l'assicurazione a livello nazionale per la copertura delle responsabilità dei presidenti".
Poi è chiaro che si trovano sempre gli.. scontenti. "Su questo non ci sono dubbi, come pure sul fatto che si può sempre fare di più. Il problema è che questo virus è un qualcosa di incontrollabile e di ingestibile. Sono state messe in atto tante azioni per salvaguardare il movimento. Ora noi vogliamo ascoltare le società, capire le cose che servono in questo momento. Il virus ha stroncato tutto. Anche per noi non sono stati mesi semplici per capire le varie norme e le interpretazioni delle stesse: le nostre società chiedono certezze e noi dobbiamo sempre dargliene con le comunicazioni scritte che facciamo. Credetemi che anche tutto questo ci ha portato via tanto tempo".
Qualcuno dice che questa stagione calcistica non sarebbe dovuta nemmeno partire. "Troppo facile dirlo ora. Noi a Firenze abbiamo fatto quattro riunioni in video conferenza a Maggio e in quelle occasioni ho raccolto tanti appunti. Abbiamo seguito le indicazioni avute e una di queste era di ripartire a Luglio con la nuova stagione. Devo sottolineare come il nostro Comitato regionale abbia avuto la grande idea di formare dei gironi corti e rendere la stagione più snella. Tutte scelte che sono state discusse e condivise nei colloqui continui che ci sono stati con le società. Sarebbe stato illogico stare fermi. Il ruolo che rivestono le nostre società è quello di offrire un servizio alla popolazione, fondamentale e sociale. Dobbiamo essere in grado di continuare a garantirlo. Avremmo fatto un dispetto ai nostri ragazzi. In questo momento serve stringere i denti, stare uniti e darci la forza per ripartire tutti insieme".